Gli italiani giocano di più e vincono di più, ma a soffrirne è il fisco che incassa meno. La raccolta è passata dai 79,8 miliardi del 2011 agli 87,1 miliardi del 2012 mentre gli incassi del fisco sono scesi da 8,6 a 8,1 miliardi. Se il fisco piange i giocatori invece possono vantare maggiori vincite: in un anno sono salite da 62,1 a 70 miliardi di euro, con una crescita del 12,8%. Sono i dati forniti dal direttore delle dogane Giuseppe Peleggi nel corso di un'audizione parlamentare.
L'Agenzia ha evidenziato «la decisa diminuzione delle entrate derivanti dal Lotto, Superanalotto», che hanno segnato una contrazione rispettivamente dell'8,6% e del 26%. Sono calate anche lo slot machine (Awp) dell'8,7% mentre il nuovo fenomeno in forte crescita sono le videolotterie, cresciute in un anno del 43,5% da 14,9 a 21,3 miliardi di incasso. Fortissima (del 66%) anche la crescita di giocate su poker e casinò on line. Se si guarda le vincete l'incremento maggiore risulta quello proprio di queste due voci: la videolotterie hanno «pagato» 18,9 miliardi (+38%), seguite dai 13,5 miliardi (+69%) del poker e del Casinò on line. In testa alla classifica delle vincite rimangono pero le slot machne con 20,7 miliardi di premi, nonostante un calo del 9,3% rispetto all'anno precedente. Lontani, invece i livelli del lotto (4,1 miliardi) e del Superenalotto (0,7 miliardi).
Il fisco invece piange e questo nonostante l'erario si attendesse maggiori incassi con il varo dei nuovi giochi. Tirata la linea del totale il decremento complessivo è stato del 6%: una media tra il -34,7% del Lotto al -3,8% dei giochi a base sportiva. Iil Poker on line con un +4,9%, ha dato solo 100 milioni di gettito.
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