«Più donne in ruoli chiave? È un'evoluzione naturale»

La manager siede nel cda di Daimler e guida le vendite di Mercedes. «Vedrete che Classe A...»

Pierluigi Bonora

Detroit «Chissà. Una volta concluso il mio mandato, potrebbe anche esserci una donna alla guida di questo gruppo automobilistico. La diversity, in proposito, rappresenta in Daimler un valore molto importante». Lo ha detto il presidente della Stella, Dieter Zetsche, in un incontro ristretto con i media all'Auto Show di Detroit. Il problema della successione, dunque, non riguarda solo Fiat Chrysler Automobiles (Sergio Marchionne) e Renault (Carlos Ghosn): alla fine del 2019, infatti, scadrà anche il contratto di Zetsche («vedremo cosa accadrà», commenta sibillino), anche se già ora non si esclude un prolungamento.

Nel cda di Daimler, comunque, figurano due donne: Renata Jungo Brüngger (Affari legali) e Britta Seeger, a capo di Vendite e Marketing di Mercedes-Benz: quest'ultima, coinvolta all'inizio della sua brillante carriera nel progetto globale Talent del gruppo, ha avuto una fattiva esperienza professionale nella sede della Stella in Italia.

Abbiamo fatto due chiacchiere con Britta Seeger al Naias di Detroit. Femminilità e fascino non sono stati minimamente scalfiti dalla miriade di impegni della manager in giro per il mondo.

«Le è piaciuto lo show allo storico Michighan Theatre dedicato alla nostra nuova Classe G con la partecipazione di Arnold Schawrzenegger?», è la manager a rompere il ghiaccio. «Divertente - rispondo - e mi ha fatto ricordare quando, qui a Detroit, siparietti come quello visto erano molto più frequenti».

Incalzo a mia volta: le donne sono sempre più presenti nei ruoli chiave delle grandi aziende dell'auto, e lei rappresenta, in proposito, uno degli esempi più significativi.

«Il cambio generazionale ha portato anche a ruoli nuovi nel nostro settore. Ma si può notare come sia cresciuta, negli anni, anche la base della clientela femminile. Si tratta di un'evoluzione naturale».

So che lei, nei momenti liberi, ama viaggiare in camper con la sua famiglia. È un modo che ribadisce come la mobilità a motore voglia dire libertà di movimento. Sarà così anche in futuro?

«La mobilità fa parte del nostro modo di vivere. A noi costruttori spetterà sempre di più il compito di proporre al cliente la gamma di prodotti e la giusta diversificazione per rispondere a tutte le esigenze».

La parola d'ordine sembra ormai essere una sola: elettrificazione.

«Da parte nostra siamo concentrati, appunto, sull'elettrificazione della gamma, che vuol dire auto ibrida oppure veicolo elettrico. Stiamo ancora verificando, in proposito, su come procedere. Il nostro presidente Zetsche ha comunque parlato chiaro sulla volontà di poter disporre di una versione elettrificata per ogni nostro modello, nuova Glasse G compresa. Un obiettivo che raggiungeremo entro il 2022».

L'ad di Fca, Marchionne, ha detto che sul tema delle tecnologie si rischia di creare illusioni su realtà false.

«Illusioni o meno, è doveroso che tutti affrontino e cerchino di capire quale sarà il futuro. La tecnologia, inoltre, continua ad avanzare a una velocità incredibile. Non si può perdere il contatto con essa».

E i nuovi modelli, tra cui la Classe A?

«Guardiamo con interesse ai sette posti. Vedrete la Classe A in febbraio. Sarà molto attraente, ve lo assicuro».

E il diesel?

«Soddisfatti delle vendite. Sarà curioso vedere nei prossimi anni come si mescolerà il mix tra carburanti tradizionali e offerta elettrificata».

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