Pio è l'uomo del momento. Azzurri e Inter se lo coccolano

In poco tempo Esposito ha conquistato tutti. Il Ct: "Non si monterà la testa". E Chivu pensa già a lui per la Roma

Pio è l'uomo del momento. Azzurri e Inter se lo coccolano
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Che giochi dall'inizio o che entri per dare una spallata alla partita, Pio Esposito, per tutti semplicemente Pio, è l'uomo del momento più che l'attaccante del futuro. In nemmeno due mesi ha esordito in Serie A, Champions League e Nazionale. Ha segnato con l'Inter e con l'Italia. Ha compiuto 20 anni a fine giugno. Alla sua età, Bobo Vieri, cui somiglia come nessun altro attaccante italiano negli ultimi 20 anni, giocava in Serie B e non era bravo com'è lui adesso. Bobo aveva già potenza e senso del gol, innati, ma la tecnica è venuta dopo. Ore e ore di lavoro che oggi sembrano sparite dai menù degli allenamenti.

Pio ha giocato due stagioni a Spezia, entrando a modo suo nel mondo dei professionisti, 19 gol al secondo anno e Serie A sfiorata (oggi lo Spezia, stesso allenatore, è ultimo in classifica). Il vantaggio di conoscere Chivu (soprattutto il vantaggio per Chivu di conoscere lui), la fiducia ricevuta alla prima occasione (l'infortunio di Lautaro per il debutto in Champions da titolare), il consenso che si allarga e conquista il nostro calcio.

In poche settimane, Esposito III ha già fatto molto, ma molti di più sono i complimenti che incassa. Per qualcuno, magari tifoso di una squadra diversa dall'Inter, l'entusiasmo è eccessivo, non giustificato da un paio di gol. Un raro caso in cui la fama arriva prima dei meriti, che già ci sono ma che da soli non spiegano la montagna di ottimismo che Pio ha scatenato dacché è comparso in tv, visto da tutti. Carburante, soprattutto la speranza di essere finalmente di nuovo vicini ad avere un grande centravanti.

L'Inter se lo coccola, rapporto solido col ragazzo e la sua famiglia e contratto valido fino al 2030. Esposito oggi guadagna 1 milione all'anno, ma l'impressione è che non passerà molto perché quell'accordo vada rivisto. Anche il Ct Gattuso è stato fra i primi a iscriversi al partito pro Pio, chiamandolo in azzurro prima che debuttasse in Serie A. Mica per scommessa, però, piuttosto come un investimento a rischio zero, di fronte a un predestinato.

"Pio ha vissuto il post partita con l'Estonia come tutti gli altri giorni. È un ragazzo di poche parole, non c'è il rischio che si monti la testa", dice Gattuso. "Sabato ha giocato 75 minuti, in questi mesi non l'aveva mai fatto", aggiunge il ct, quasi ad anticipare l'investitura di Raspadori a titolare.

E se così fosse, Pio avrebbe, avrà, spazio nel secondo tempo, conservando energie importanti per l'Inter, visto che sabato dovrebbe toccare nuovamente a lui. Thuram ai box (a rischio anche la Champions), Lautaro che rientra dagli Stati Uniti (l'Argentina gioca a Miami) solo giovedì sera. L'uomo del momento è già nel futuro.

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