«Quanta fretta: non meritavo di essere escluso dagli Europei»

«Quanta fretta: non meritavo di essere escluso dagli Europei»

«Ho sempre sognato di giocare con la Nazionale, ho giocato un Mondiale e volevo giocare questo Europeo. Purtroppo mi è stato negato». Con queste parole Domenico Criscito ha espresso ai microfoni di Sky il proprio rammarico per non poter disputare Euro 2012. «Penso che sia io che Bonucci dovevamo essere dell’Europeo. - ha continuato il giocatore della Nazionale - A me è arrivato l’avviso di garanzia, ma questo vuol dire tutelarsi dall’accusa, non vuol dire essere colpevole. Io sono innocente. La mia immagine è diventata brutta davanti a tutta Europa».
«Anche in Russia, purtroppo, è arrivata questa voce brutta e io adesso mi devo ripulire l’immagine. Io sono un ragazzo che è sempre stato leale in campo e fuori dal campo e purtroppo adesso mi trovo in questa cosa che è molto brutta. Mi dispiace per la Nazionale, per la mia famiglia. Non mi vergogno di dire che ho anche pianto davanti ai miei compagni perché è stata una cosa inaspettata», ha aggiunto.
Il difensore dello Zenit San Pietroburgo ha inoltre spiegato la dinamica della fotografia che lo ha ritratto insieme al pregiudicato Altic, a Sculli e a due ultrà del Genoa: «Io con la tifoseria del Genoa ho un grandissimo rapporto, sono stato tantissimi anni lì ed è normale che se vogliono un chiarimento io lo do perché sono una persona intelligente e di sicuro non mi vado ad immischiare in situazioni non belle».
«Tutto è iniziato nella settimana del derby, - ha continuato Criscito riferendosi alla partita Genoa-Sampdoria dell’8 maggio 2011 (finita 2-1 per i rossoblù nei minuti di recupero, ndr) - quando una dichiarazione del sindaco diceva che voleva un derby di solidarietà. Da lì i tifosi hanno cominciato ad avere qualche dubbio. Poi noi nel secondo tempo abbiamo giocato male e tutti giustamente hanno avuto quel dubbio». «Noi siamo andati in campo per vincere quella gara, il derby è sempre un derby, e non abbiamo mai tirato indietro la gamba perché sapevamo quanto ci tenessero i tifosi a mandare la Sampdoria in B -ha affermato ancora-.

Io, personalmente, alla Sampdoria avevo Palombo che era molto amico e mi è dispiaciuto, però in campo sono, tra virgolette, tutti nemici e in quella partita in particolare siamo andati in campo per regalare questa gioia ai tifosi e mandare la Sampdoria in B».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica