Re Carlos e la Rossa. Lo spagnolo mite si prende tutto: vittoria e... squadra

Sainz vince di intelligenza trasformando in gregari sia il compagno prima guida in pectore Leclerc che il rivale per la vittoria Norris. L'astinenza del Cavallino finisce dopo 14 mesi

Re Carlos e la Rossa. Lo spagnolo mite si prende tutto: vittoria e... squadra
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Una Ferrari così non se l'aspettava nessuno. Ma quella di Singapore è stata una gran bella vittoria di squadra, un successo costruito dagli uomini più che dalla macchina che in gara non era la più veloce, soprattutto nei giri finali. L'ultima volta che si era sentito l'Inno di Mameli era stato il 10 luglio dello scorso anno in Austria: sono passati 434 giorni e venticinque gran premi. Un colpo da maestro che ha interrotto il regno di Max e della Red Bull che si è così fermata alle quattordici vittorie di fila.

Quando un successo non te lo aspetti, te lo godi ancora di più. È quello che si intuisce vedendo la festa sul podio di Carlos e di Fred Vasseur, alla sua prima vittoria da team principal ferrarista.

Per resistere all'assalto delle Mercedes che in gara erano più veloci, ci voleva una gara perfetta. È quello che ha fatto Sainz con l'aiuto della squadra che lo ha protetto fin dal via, sacrificando la gara di Leclerc, trasformato in scudiero per una notte. Il Predestinato trasformato in tappo. Charles è stato bravo a sfruttare le Pirelli morbide al via, infilandosi subito dietro a Carlos e proteggendolo fino al cambio gomme innescato da una Safety Car arrivata forse un po' troppo presto per colpa di Sargeant finito a muro al 20° giro. Charles ha lasciato scappare Carlos, permettendogli di prendere anche 5 di margine e tenendo così lontano gli inseguitori. Uno scudiero perfetto.

«Se in qualifica fossi stato più veloce, sarebbe stata un'altra gara per me», ha ammesso. Charles è stato sfortunato quando al cambio gomme sotto Safety Car è rimasto intrappolato nel traffico scivolando in sesta posizione. La sua gara è finita lì. Forse avrebbero potuto farlo rientrare per montare gomme fresche sotto Virtual Safety Car come hanno fatto le due Mercedes. Ma l'obiettivo era uno solo: portare al traguardo una Ferrari davanti a tutti e Charles in questo disegno doveva fare il tappo. La Scuderia ha preferito tenerlo in pista contando che potesse rallentare la rimonta Mercedes. Russell e Hamilton guadagnavano 15 a tornata e con 17 giri a disposizione erano un pericolo reale.

Ma Sainz ha giocato la carta vincente. Un'idea tutta sua. Ha lasciato che Norris arrivasse a distanza di DRS, così che potesse difendersi da Russell e Hamilton. Lo ha usato come cuscinetto per proteggersi. Ha sfruttato tutte le armi e gli alleati a sua disposizione. Lo ha fatto con grande intelligenza tattica.

Ma Carlos in gara ha sempre avuto una marcia in più. Dove è migliorato tantissimo è in qualifica, quello che era il punto di forza di Charles. Certo, se il mondiale fosse cominciato a Monza in testa ci sarebbe la Ferrari

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