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La rivoluzione anti agenti di Salerno aspetta la Fifa

La rivoluzione anti agenti di Salerno aspetta la Fifa

Danilo Iervolino, presidente della Salernitana da qualche mese, è un benemerito della serie A.

E non per aver contribuito - col concorso di Walter Sabatini e Davide Nicola - all'incredibile salvezza della squadra campana che sembrava, a gennaio, condannata alla retrocessione. No, la sua vera coraggiosa impresa, da sostenere con favore, è quella realizzata nelle ultime ore attraverso la rottura col suo ds che si è dimesso secondo antica tradizione personale e la denuncia pubblica del caso che ha portato all'improvvisa separazione. Trattasi del tema relativo alle golose commissioni pretese dagli agenti dei calciatori. Nel calcio di casa nostra si tratta di un'autentica tassa che le società versano ai procuratori e che finiscono fuori dal circuito economico del settore. Alcune cifre, qui di seguito, possono testimoniare le dimensioni del problema. La Figc ha di recente pubblicato la classifica degli esborsi effettuati dalle singole società. Nel 2021 sono stati spesi in commissioni 173,8 milioni in serie A, cifra lievitata del 36% rispetto al precedente anno 2020. E qui la graduatoria trova la Juve al primo posto (29,4 milioni), seguita dall'Inter (27,5) e dalla Roma (26 milioni), staccato il Milan con meno della metà (12,5), ultima la Salernitana (1,4) probabilmente cifra riferita alla gestione Lotito. Se si calcola che dal 2015, gli agenti dei calciatori utilizzati in Italia hanno fatturato qualcosa come 1,22 miliardi di cui 1,087 solo in serie A, si capisce perfettamente che siamo dinanzi alla sparizione di una fetta consistente della ricchezza prodotta finita nelle tasche di procuratori e faccendieri. La frattura tra Iervolino e Sabatini è avvenuta proprio sul punto e cioè sul rifiuto del club campano di versare all'agente di Coulibaly una commissione da 1 milione di euro a margine dell'aumento di 200 mila euro offerti al calciatore. La Fifa di Gianni Infantino ha da tempo uno studio per regolamentare questo mercato e ha fissato in estate un consiglio straordinario.

Sarebbe la prima risposta autorevole del sistema a una pratica diventata insopportabile oltre che immorale.

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