Se Napoli-Inter sembra organizzata da un demone

Dopo l'eurofiguraccia e, peggio, lo sfogo di Conte, potrà succedere di tutto in caso di un altro ko

Se Napoli-Inter sembra organizzata da un demone
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C'è molto romanzo nel racconto di champions. Si fatica a dire che tra la serie A e il resto della vera Europa del calcio la forbice è sempre più aperta e se non ci fosse l'apporto degli stranieri saremmo ancora ad osservare le stelle. L'Inter ha recuperato uomini smarriti nei mesi scorsi anche per Gattuso (Barella-Dimarco-Bastoni) e ha ribadito la propria perizia di coppa, anche se gli avversari finora affrontati non sono di livello altissimo. Va a Napoli con rinnovata coscienza della propria forza, l'eventuale performance di Esposito nella sua regione, sarebbe un grande colpo per il ragazzo e per il campionato. La Juve sembrava destinata a fare una brutta fine, ha perso ma almeno al Bernabeu c'è stata con l'anima, il corpo è quello che è, limitato, modesto e se Tudor ha schierato in avvio 11 uomini (del passato) significa che l'ultimo mercato è fallimentare, con tanti saluti a monsieur Comolli ed alla sua équipe. Si gioca con i candidati alla panchina, escluderei i cognomi letti e scontati, possibile una novità dall'estero. Opaca l'Atalanta contro lo Slavia ma nemmeno fa notizia come, invece, la vergognosa esibizione del Napoli.

Essere travolti dal Psg, come è accaduto all'Inter, o dal Manchester United o Bayern, come è capitato alla Roma, ci sta negli almanacchi del calcio ma concedere sei gol al Psv Eindhoven è un murale che non potrà essere più cancellato. Se il risultato dei campioni d'Italia è figlio di una serata folle, il commento successivo di Antonio Conte, alla prestazione, è stato ancora più inaccettabile, perché l'allenatore, secondo suo classico repertorio, scarica su squadra e società le responsabilità, ricorrendo a concentrazione, umiltà, sacrificio, sostantivi da catechismo invece di ammettere i propri errori, di formazione e di preparazione. Non avendo contraddittorio forte dice che nove acquisti sono stati troppi ed evita di ricordare che l'anno scorso gli acquisti, pur senza impegni di coppe europee, furono di uguale numero: Lukaku, Buongiorno, Gilmour, Rafa Marin, McTominay, Neres, Spinazzola ai quali si aggiunsero Billing, Okafor. Le chiacchiere, le sue, stanno a zero, tira già vento contrario, non si possono escludere colpi di scena e De Laurentiis non è certamente un presidente molle e passivo.

La sfida di sabato contro l'Inter, al Maradona, sembra organizzata dal diavolo, perché, dopo due sconfitte consecutive, il Napoli non può nuovamente cascare, dipende come, altrimenti è possibile la qualunque. Stasera, nell'anticipo, il Milan sa di poter consolidare il primato, il Pisa è destinato alla bisogna.

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