Serie A con lo sponsor russo e l'Ucraina si infuria: ecco cosa è successo

Nelle trasmissioni all’estero delle partite di Serie A spunta il logo della russa Liga Stavok. La Federcalcio ucraina scrive alla Lega per protestare

Serie A con lo sponsor russo e l'Ucraina si infuria: ecco cosa è successo

La Serie A pubblicizza uno sponsor russo e in Ucraina non la prendono bene. In tv o allo stadio non si nota, ma chi si sintonizza dall'estero sì. Sui cartelloni elettronici a bordo campo, in queste prime partite di campionato, è passato in rassegna il logo di Liga Stavok, agenzia di scommesse con sede in Russia, che in passato avrebbe avuto persino presunti legami con Sulejman Kerimov, uno degli oligarchi sanzionati dall'Unione Europea per i suoi rapporti con Vladimir Putin.

Il caso

Tutto è cominciato con Lecce-Inter, prima giornata di campionato. Il match è andato in onda su Megogo, broadcaster ucraino che detiene i diritti della Serie A, e sui tabelloni a bordo campo è passato in rassegna il logo di Liga Stavok. Da lì le proteste degli utenti, che hanno portato la Federcalcio ucraina a scrivere alla Lega Serie A. Una lettera in cui si ricorda l’impegno da parte di Italia e Ue nel sanzionare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, ma anche la solidarietà che la stessa Serie A ha mostrato nei confronti del popolo ucraino.

Così la Uaf ha chiesto alla Lega di "prendere in considerazione la possibilità di interrompere i rapporti" con Liga Stavok. Una richiesta alla quale la Lega Serie A ha risposto spiegando come non esista alcuna partnership con l’agenzia di scommesse russa, ma che la sponsorizzazione riguarda accordi tra i club e l’advisor Infront.

L'intesa, si parla di Digital Overlay, ossia la sovrascrittura di ciò che passa sui led attorno al rettangolo verde, vale per il mercato internazionale, laddove l’advisor detiene i diritti. Nelle televisioni italiane, infatti, questo sponsor non appare all’estero, invece sì. In Ucraina e non solo, perché la stessa scena si è verificata in Gran Bretagna, per Atalanta-Milan e Lazio-Inter.

Chi c'è dietro Liga Stavok

Sul piano formale non c'è alcuna traccia dell'oligarca Sulejman Kerimov tra gli azionisti di Liga Stavok. La controllante di Liga Stavok era la Akira Investment Corp, compagnia off shore sita nelle Isole Vergini Britanniche. Ebbene secondo quanto pubblicato nel 2015 su Forbes, sarebbe stata coinvolta nell'operazione di cessione delle quote dell’Hotel Moskva da parte di Kerimov. Troppo poco per dimostrare un collegamento diretto visto che Oleg Zhuravsky, il defunto fondatore del marchio di betting all’epoca smentì la presenza di Kerimov tra i suoi partner in Liga Stavok.

Di sicuro l'azienda non rientra nel quadro delle sanzioni imposte dall’Unione Europea contro la Russia, ma ha siglato accordi con leghe e federazioni sportive russe contribuendo al loro sviluppo versando "il 5% dei profitti agli organizzatori degli eventi su cui si accettano scommesse", come previsto dal Cremlino.

Nel frattempo leghe estere sponsorizzate da Liga Stavok, come la NHL americana, hanno deciso di interrompere ogni contratto con i partner russi subito dopo l'inizio del conflitto. Paradossale invece la situazione della Serie A, che si ritrova affiancata ad un partner con base a Mosca, nonostante ancora oggi scenda in campo esponendo messaggi a favore dell'Ucraina.

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