Sinner va veloce

L'esordio all'UsOpen solo una formalità: Jannik impiega poco più di un'ora e mezza per piegare in 3 set Kopriva

Sinner va veloce
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Sinner ok, ma non solo. Il martedì di New York è diventato made in Italy, perché oltre la vittoria di Jannik su Kopriva è arrivata anche quella di Lorenzo Musetti, che è rimasto paziente ad aspettare che il bombardiere Mpetshi Perricard finisse le munizioni per batterlo in quattro set. Il 6-7, 6-3, 6-3, 6-4 è un bell'esame di maturità superato, se pensiamo che il francese - che è arrivato a servire a quasi 230 all'ora - è stato sconfitto non solo dai suoi 10 doppi falli ma pure dall'87% per cento di punti del suo avversario sulla prima palla, il che significa una bella medaglia tennistica.

Musetti ha finito il suo match giusto mentre Sinner era appena entrato in campo, e il numero uno al mondo ha avuto invece più a che fare con un cerotto fastidioso sull'anulare destro che con un rivale paralizzato a lungo dall'emozione. Il ceco Kopriva, d'altronde, oltre a giocare nella serie A italiana era all'esordio nello Slam americano (e sull'Arthur Ashe peraltro): per Jannik, insomma, velocità di crociera e buon servizio, tanto è bastato per il 6-1, 6-1, 6-2 finale. Vittoria n°22 di fila per Jannik negli Slam sul cemento. E peccato che Arnaldi, in contemporanea, si sia fatto rimontare due set da Cerundolo: sarebbe stato un bel filotto azzurro. "Non c'è da preoccuparsi per il dito, ho solo una piccola vescica che mi viene quando non gioco per due-tre giorni ha detto poi Sinner -. È andata bene, ci sono cose da migliorare per arrivare in fondo, ma va bene così. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni".

Oggi, invece, toccherà a Mattia Bellucci (stanotte all'1, in contemporanea con Paolini-Jovic) a vivere una sfida all'insegna dei capelli. Quelli raccolti con uno chignon del 24enne mancino d'Italia, salito al numero 63 del mondo e approdato al secondo turno degli UsOpen per il secondo anno consecutivo, e quelli completamente rasati di Carlos Alcaraz, che si è presentato così per battere all'esordio. Con poca suspance, alla fine sono diventati quelli l'argomento del giorno: "Colpa di mio fratello ha detto lo spagnolo -: gli avevo chiesto di darmi una spuntatina e lui invece ci ha dato dentro. Il giudizio dei colleghi? So che Tiafoe dice che sono terribile, ma sta mentendo, ho le prove Tanto poi so che presto sarò come prima".

Alcaraz ridacchia sereno, però appunto la sfida del look contro Bellucci potrebbe essere meno comoda del previsto.

Mattia non è uno banale, come parla e come gioca, e la dimostrazione arriva dalla vittoria contro il cinese Shang per ritiro al quarto set: "Spiace sempre che finisca così, però sono contento di come mi sono messo alla prova: ho speso molto per conquistare al tie-break il primo set e sono finito 0-5 nel secondo, così ho investito un paio di game per ritrovare il ritmo e ha funzionato. Adesso incontrare Carlos è un sogno". L'importante sarà provare a giocarselo.

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