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Vanessa Ferrari infinita: argento a 30 anni

Altra impresa azzurra alle Olimpiadi, Vanessa Ferrari conquista uno storico argento nel corpo libero

Vanessa Ferrari infinita: argento a 30 anni

Vanessa Ferrari conquista la medaglia d’argento al corpo libero alle Olimpiadi di Tokyo. È la prima medaglia individuale azzurra della ginnastica. Per la ginnastica italiana al femminile è il ritorno a medaglia e in particolare all’argento a distanza di 93 anni dalla prima e fino a pochi minuti fa unica presenza sul podio, quella della prova a squadre di Amsterdam 1928.

Dopo la giornata leggendaria dell'atletica leggera, arriva un'altra impresa storica per l'Italia. Stavolta assoluta protagonista è Vanessa Ferrari. Dopo i quarti posti di Londra 2012 e Rio 2016 e quindici anni dopo il titolo mondiale di Aarhus 2006 arriva la consacrazione di Vanessa, che corona a 30 anni una straordinaria carriera.

Alla quarta partecipazione olimpica finalmente l’azzurra arriva sul secondo gradino del podio nel corpo libero con uno splendido esercizio sulla musica di Bocelli. Il suo punteggio: 5,900 la nota di partenza e 8,266 l’esecuzione. Un risultato guadagnato con un esercizio perfetto, premiato con il miglior voto nell’esecuzione (8,3). Con 14.200 è stata superata dalla statunitense Jade Carey (14.366) per il maggior coefficiente di difficoltà. La Carey pone l’asticella più in alto, 6.300 il suo livello, mentre Vanessa è a 5.900. Ma l'azzurra è più brava nell’esecuzione: 8,300 rispetto agli 8.066 della Carey e chiude con 14.200. Trionfa dunque la compagna di squadra di Simone Biles che replica quanto era successo nell’all round, il concorso individuale, vinto da Suni Lee. Orfana della Biles, la squadra americana trova comunque altre protagoniste vincenti. Doppio bronzo per la giapponese Mai Murakami e la russa Angelina Melnikova.

Vanessa si era qualificata con il miglior punteggio - 14.166 - e ha subito dichiarato la strategia: "Fare al meglio quello che so fare, niente di più, neppure di meno". La ginnasta di Orzinuovi si esibisce per quinta e si affida a un brano leggendario della musica italiana "Con te partirò" di Andrea Bocelli. Come previsto ha proposto le tre diagonali complesse con una interpretazione coinvolgente e una serie di movimenti perfetta, solo un minimo passettino all’ultimo arrivo. La sua performance è straordinaria: pulita e decisa nella parte artistica, emozionante nelle espressioni e a livello coreografico. Vanessa si scrolla di dosso tutte le sfortune del passato, gli infortuni che ne hanno spesso rallentato la carriera con ben cinque interventi chirurgici tra cui la rottura del tendine d'Achille, e infine il Covid che l'ha colpita a marzo di quest'anno. E riesce anche lei a scrivere un'altra pagina memorabile dello sport italiano.

Ecco le sue prime parole:"Una dedica per questo argento? Si, sicuramente la medaglia la dedico a tutti quelli che mi hanno sostenuto, ma soprattutto a coloro che hanno creduto in me quando neanche io ci credevo. Quando tutti pensavano che non sarei tornata e non ce l'avrei fatta, a quelle persone che mi hanno presa da zero e riportata fino a qua".

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