Dalla Supercoppa al derby, le sviste pro Juve di Rizzoli

I veleni arbitrali riaffiorano veementi e si incentrano sulla figura di Nicola Rizzoli, ritenuto miglior arbitro italiano e candidato a rappresentare la nazione ai mondiali in Brasile. L'errore sull'aggancio in area di Pirlo a El Kaddouri nel derby di Torino è palese. Inoltre il presidente Cairo si è lamentato anche per un secondo cartellino non estratto per Vidal che Conte si è sbrigato a sostituire.
Numerosi i precedenti di arbitraggi favorevoli alla Juve da parte di Rizzoli. Il Napoli ha ancora il dente avvelenato per la Supercoppa di Pechino quando, da arbitro di porta, Rizzoli consigliò a Mazzoleni il rigore per un intervento su Vucinic. Così come fu lo stesso Rizzoli a suggerire a Valeri che un intervento su Giovinco a Udine, tra lo sconcerto generale, era da rigore più espulsione di Brkic. Rizzoli suscita un vespaio a Catania, ottobre 2012, quando consiglia a Gervasoni di annullare un gol a Bergessio per un fuorigioco inesistente. Successivamente Rizzoli, da primo arbitro, suscita le caute proteste di Moratti che si lamenta per un rigore non dato a Cassano nella gara vinta dalla Juve sull'Inter 2-1, 30 marzo 2013.
Ma anche la Juve si ritiene parte lesa e snocciola la sua casistica ricordando, tra l'altro, quando Rizzoli incassò senza reagire gli insulti di Totti in un Udinese-Roma. Quanto ai danni subiti si parte da un mancato rigore su Marchisio in Inter-Juve, ottobre 2011; poi l'11 marzo 2012 un placcaggio su Matri non rilevato e gol annullato a Pepe in Genoa-Juve 0-0.

Nuove lamentele per il rigore su intervento di Isla che consente al Milan di vincere, 25 novembre 2012. Per finire con la vittoria in rimonta della Fiorentina per 4-2 per una possibile espulsione di Aquilani non sanzionata.

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