Ciclismo

Tour all'italiana con Hindley e Ciccone

L'australiano d'Abruzzo vince sui Pirenei e veste il giallo, l'azzurro 3° in classifica

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Basta il Marie Blanque e si scatena l'inferno. Due corse in una, che per il momento sono però la stessa cosa, perché chi è davanti ci resta, come l'australiano d'Abruzzo Jai Hindley, cresciuto ciclisticamente sulle nostre strade e sulle nostre strade e vincitore di un Giro d'Italia: l'anno scorso.

Davanti ci resta anche il nostro Giulio Ciccone, che abruzzese lo è per davvero e ha la forza di entrare nella fuga dei 36 di primo mattino e là ci resta fino alla fine, tanto che si porta a casa un secondo posto a soli 32 dal vincitore e adesso l'azzurro è terzo nella generale a 1'03 dalla maglia gialla. Se si tiene in considerazione che dopo il ritiro di Jacopo Guarnieri gli italiani in corsa sono rimasti soltanto in 6, beh averne uno al terzo posto è comunque già più di un motivo di soddisfazione.

Insomma, la prima tappa Pirenaica dice molto: che l'italianità c'è e ha ancora un senso. Che il Tour sia qualcosa di bellissimo è indubbio. Che basta una montagna per scatenare la bagarre è altrettanto vero, che il Giro possa produrre qualcosa di buono ne è una dimostrazione e speriamo che ciò possa durare, sperando che sia un Tour d'Italie. Che il nostro Ciccone avrebbe voluto fare anche di più, anche, ma dall'ammiraglia ha ricevuto l'invito alla prudenza. Come avrebbe detto Ennio Doris, c'è anche domani... (oggi Aspin e Tourmalet, così, tanto per gradire).

Poi c'è la sfida tra quei due là: Vingegaard e Pogacar. Ieri Jonas non è andato tanto per il sottile, rifilando un pesante KO allo sloveno.

Strategicamente perfetto, il danese: prima lascia al rivale il peso della rincorsa, anche perché tra i 36 c'è il suo compagno Wout Van Aert, poi sul Marie Blanque, a venti chilometri dall'arrivo, lo tramortisce con un affondo da campione. Non è la prima volta, anzi, da quando i due se le danno di santa ragione, il Re Pescatore si è sempre tolto di ruota il Bimbo sloveno. Oggi nuovo spartito e nuovo confronto, anche se crediamo che la musica non cambi. Almeno per adesso.

Ordine d'arrivo 5ª tappa Pau-Laruns: 1) Jai Hindley (Aus, Bora) km 163 in 3h57'07'' (media 41,170), 2) Ciccone a 32'', 3) Gall (Fra) st, 5) Vingegaard (Dan) a 34'', 8) Pogacar (Slo) a 1'38''. Classifica: 1) Hindley (Aus, Bora) in 22h15'12'', 2) Vingegaard (Dan) a 47'', 3) Ciccone a 1'03'', 4) Buchmann (Ger) a 1'11'', 5) A.

Yates (Gbr) a 1'34'', 6) Pogacar (Slo) a 1'40''.

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