«Se la popolazione adotta un corretto stile di vita e vive meglio, ne guadagna anche il sistema sanitario nazionale». Esordisce così Armando Gozzini, direttore sanitario del Milan, durante la conferenza «La prevenzione nellattività sportiva». E proprio nello sport, Gozzini trova lo strumento per aumentare il nostro benessere. «È indubbio - spiega - che una corretta attività sportiva ben programmata e regolare non comporta rischi, semmai previene linsorgere di alcune malattie, come lalzheimer». Ma è a questo livello che gli atleti - sia professionisti che non professionisti - devono svolgere unulteriore tipo di prevenzione, per evitare che lattività sportiva si ripercuota in maniera negativa sul loro fisico. In primo luogo - spiega Furio Zucco, responsabile sanitario dello stadio Meazza - occorre «abbandonare labitudine perversa di farsi compilare il certificato da un medico amico, senza sottoporsi a controlli adeguati». Anzi, è opportuno indagare a fondo «soprattutto sul cuore - afferma Marco Guazzi, responsabile del centro di ipertensione arteriosa dellospedale San Paolo di Milano - e sulla cardiopatia ipertrofica che colpisce un atleta su 500». Se si è vittime di una sincope, uno svenimento con successiva ripresa autonoma di coscienza, occorre allarmarsi: potrebbe trattarsi di questo anomalo ispessimento delle pareti del cuore, che recentemente è costato la vita allo sfortunato calciatore del Siviglia Puerta.
Senza dimenticare limportanza di una conoscenza - seppur sommaria - delle manovre di rianimazione di base.
«Sportivi, attenti ai problemi di cuore»
Un semplice svenimento può nascondere problemi seri
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