«I presupposti per ottenere risultati ci sono tutti. Ma è fondamentale fare squadra».
Non se la può cavare così, dottor Scandroglio. Magari fosse così semplice la ricetta del nuovo coordinatore regionale di Forza Italia...
«Accetto la bonaria provocazione. Ma il punto è un altro: sono consapevole che il mio nuovo, prestigioso incarico, soprattutto per il fatto che viene dopo il lavoro proficuo dellamico Nan, comporta oneri non indifferenti dal punto di vista politico e organizzativo. Ho le idee chiare, ma prima di esprimermi mi pare corretto chiedere informazioni ai collaboratori».
Ma le scadenze sono urgenti, le elezioni incombono.
«Per questo non si può improvvisare. Fin da subito ho intenzione di incontrare dirigenti, iscritti, simpatizzanti».
Dica la verità: il suo è un compito che fa tremare le vene i polsi.
«Non mi spaventa, se mai mi incoraggia a fare sempre meglio. In questo senso sono grato al presidente Berlusconi, che ho incontrato la settimana scorsa assieme a Bondi e Scajola, ma il mio ringraziamento va anche a tutti i più autorevoli esponenti azzurri e alle componenti del partito che hanno sostenuto la mia nomina. A cominciare, lo dico volentieri, dallo stesso Nan. È la conferma che dobbiamo lavorare uniti».
Gli obiettivi primari?
«Aggregare i moderati, ragionando in termini di allargamento del luogo di riferimento di questa componente dellelettorato e della società. Voglio agire con la prospettiva di realizzare un processo condiviso fra coalizione e partito. Dobbiamo porci non come nostalgici del passato, ma proiettati al Terzo Millennio».
Che non significa trascurare il territorio.
«Tuttaltro. Il radicamento con le realtà locali è essenziale. Chiederò il massimo della collaborazione ai parlamentari eletti in Liguria, agli stessi consiglieri regionali. Nessuno deve perdere di vista il paese, la città, il collegio elettorale, se mai deve interpretare queste istanze a tutto campo, inserendole in un contesto più ampio e articolato».
Vede che il programma di Scandroglio, prima o poi, si scopre!
«Se dicessi che devo ancora formarmi unopinione sarei bugiardo. Devo fare approfondimenti per confermare quello che so e introdurre elementi originali nella proposta. Una proposta che, per risultare efficace, devessere condivisa. Anche per questo, fra i miei primi interlocutori ci saranno i cinque coordinatori provinciali».
Dopo di loro?
«Il dopo non si deve intendere, naturalmente, in senso temporale. E allora dico che parlamentari, consiglieri regionali, provinciali, comunali, iscritti possono rientrare tutti in agenda. Ognuno porta un contributo».
Cè spazio per dire chi sarà il candidato del centrodestra a sindaco di Genova...
«Boitano e Cassinelli stanno proseguendo, con incisività e la necessaria discrezione, i contatti. Lungi da me interferire. Al momento giusto, vedrete, faremo la scelta migliore».
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