Sri lanka: martedì si elegge il nuovo presidente

Mahinda Rajapaksa è strafavorito. Al suo attivo la vittoria contro le Tigri Tamil e la fine di una sanguinosissima guerriglia

Martedì si vota per le elezioni presidenziali nello Sri Lanka. Il voto è stato anticipato dal presidente uscente Mahinda Rajapaksa che vuole mettere all'incasso la vittoria contro la guerriglia delle tigri Tanil. Rajapaksa era stato chiaro: aveva promesso che, se avesse vinto le presidenziali del 2005, avrebbe risolto in un modo o nell'altro il conflitto infinito con i Tamil. Così è stato: nel maggio 2009 ha vinto la guerra, al termine di un'avanzata nelle zone del paese sotto il controllo della guerriglia. E ora Rajapaksa gioca d'anticipo e spera di ottenere una nuova vittoria. Il presidente è figlio d'arte: il padre è stato ministro e leader politico promotore dell'indipendenza nazionale. Lui nella prima fase della sua carriera si era distinto per le idee emancipate e socialiste e per i piani edilizi favorevoli agli agricoltori in difficoltà. Poi, col tempo, ha corretto questa impostazione.

Ma la sua carriera politica è da record: l'uomo entrò in Parlamento nel 1970 come il più giovane deputato della storia dello Sri Lanka: Rajapaksa aveva 24 anni. Quarant'anni dopo, è ancora sulla breccia. E anzi, ha ottime probabilità di bissare il suo maandato.

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