Ssp, per ora Autogrill resta fuori

da Milano

Si dividono le strade di Autogrill e Ssp, la divisione catering del gruppo britannico Compass. Il gruppo di ristorazione della famiglia Benetton, secondo fonti finanziarie, non sarebbe infatti tra quelli selezionati per la cosiddetta «short list», che avranno accesso alla terza e ultima fase della gara. Esce così di scena l’unico gruppo industriale rimasto in corsa, a vantaggio dei fondi di private equity, tra i quali, secondo indiscrezioni, ci sarebbero Blackstone, Tpg e Clayton Dubilier Rice. Anche se, secondo altre fonti, Autogrill potrebbe rientrare in corsa, alleandosi proprio con i fondi in questione. Dal quartier generale di Autogrill, comunque, esce soltanto il prevedibile «no comment»: e nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata da Compass, né dall’advisor Citigroup. Ma le indiscrezioni sono bastate a convincere Piazza Affari, dove il titolo Autogrill ha perso l’1,99 a 12,615 euro. Il gruppo guidato da Gianmario Tondato da Ruos sarebbe uscito dalla short list, secondo fonti vicine alla trattativa, perché avrebbe presentato un’offerta economicamente inferiore a quelle, più allettanti, messe sul piatto dai fondi di private equity, peraltro non vincolanti in questa fase delle trattative. La valutazione di Autogrill sarebbe invece rimasta allineata a quella presentata la prima volta, intorno a un miliardo di sterline (circa 1,4-1,5 miliardi di euro).

Una cifra che, secondo le stesse fonti, sarebbe in linea con il valore di mercato dell’azienda: la valutazione si baserebbe sui margini di Ssp - inferiori a quelli del gruppo italiano - sulle numerose concessioni in scadenza e sui contenziosi legali in corso con le Nazioni Unite.

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