Una città che sembra sempre più insicura. E che, probabilmente, lo è. Venticinque delitti dallinizio dellanno sono troppi anche per una metropoli come Roma. Il tema sicurezza, nella Capitale, rappresenta ormai un nervo scoperto. Reso ieri ancora più sensibile dallennesimo brutale omicidio di un uomo braccato prima e giustiziato poi con una ferocia inaudita. Stefano Suriano, 38 anni, pregiudicato, ossessionava continuamente la sua ex convivente. Non si era rassegnato alla fine del rapporto con la donna, nonostante fossero trascorsi due anni. Due notti fa, qualcuno, probabilmente ha deciso di vendicarsi mettendo fine alle persecuzioni contro la giovane e lo ha ucciso. Ma, a tempo di record i carabinieri hanno arrestato un uomo, il padre della donna perseguitata dal pregiudicato che, in caserma avrebbe ammesso la sua partecipazione al raid omicida.
È stata una spedizione punitiva a tutti gli effetti. Suriano era andato davanti a casa della sua ex, in via Giacomo Del Duca, a Tor Cervara, periferia est di Roma. C'era una festa nella casa dove vive la sua ex donna, tanti testimoni hanno assistito alle performances di Suriano: urla, insulti, minacce. Scene già viste e sentite ma, due notti fa, qualcuno ha deciso di mettere fine nel modo peggiore possibile a quelle persecuzioni.
Suriano, infatti, quando ha capito che la sua scorribanda stava per mettersi molto male si è infilato nella propria auto e si è dato alla fuga. Quattro persone, forse tutti uomini lo hanno inseguito a bordo di un'altra vettura. Ma, la fuga è durata solo pochi chilometri. La sorte non è stata vicina al pregiudicato: la sua auto, infatti ha cominciato a sussultare per la mancanza di benzina ma proprio davanti a una stazione di servizio. Suriano ha pensato che comunque ce l'avrebbe fatta, invece, l'area per il rifornimento è trasformata dai suoi inseguitori in un mattatoio.
La spedizione punitiva si è conclusa sulla via Tiburtina. Suriano è stato circondato, malmenato, colpito a martellate sulla testa e infine accoltellato. Almeno dieci fendenti hanno sfregiato il suo corpo: al volto, all'addome, alle braccia. I killer si sono poi scagliati anche contro l'auto di Suriano, colpendola con martellate e bastonate: il tutto, sotto gli occhi di decine di automobilisti. Suriano ormai morente è stato portato con un'ambulanza in ospedale ma prima di arrivare in pronto soccorso è morto.
I carabinieri hanno avviato le indagini per cercare di chiarire innanzitutto l'ambiente in cui è maturata la spedizione punitiva e gli autori della spietata esecuzione. Tutti gli amici ed i familiari della ex donna di Suriano sono stati portati in caserma per essere interrogati in qualità di testimoni. Dal racconto dei vicini di casa della ex convivente della vittima emerge il carattere violento di Suriano. Le sue «sceneggiate» erano note a mezzo quartiere. E c'è chi le racconta, come Marilina: «Suriano non si è limitato a prendersela con la sua ex. Ha minacciato anche i figli della sorella della sua ex, due bambini di quattro e 11 anni - racconta la vicina - La sorella abita qui e lui ci veniva spesso. Probabilmente qualcuno stavolta ha deciso di fargliela pagare».
Qualcuno ore dopo la tragedia sostiene di avere visto quattro persone lanciarsi all'inseguimento di Suriano. Un'altra condomina della palazzina di via Giacomo Del Duca ricorda la difficile relazione tra i due. Spiega in romanesco che «Suriano la menava, l'ha pure sfregiata in faccia ma poi facevano pace e tornavano insieme».
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