Sarebbero una decina i bambini intossicati in un campo estivo della Val Camonica, a Malonno, in provincia di Brescia, che si trovano ancora in osservazione in ospedale (di cui uno al Civile e otto a Esine) ma che potrebbero presto essere dimessi.
Il responsabile del pronto soccorso pediatrico dellospedale Civile di Brescia, Alberto Arrighini, spiega che allorigine del malore che si è manifestato in vomito e dissenteria, «secondo le testimonianze è verosimile ci possa essere lacqua di un ruscello: certo è che si è riscontrata sincronia nella manifestazione dei sintomi, e quindi un contagio simultaneo, il che escluderebbe lipotesi di un virus che i bambini si possono essere passati lun laltro».
A determinare lintossicazione sarebbe quindi stato «qualcosa che hanno bevuto, mangiato o comunque ingerito nello stesso momento, anche tra mercoledì e giovedì, dipende dai tempi di incubazione. Non si rilevano segnali preoccupanti». Solo le analisi condotte in laboratorio, e quelle a cura dellAsl sui materiali, potranno dare risposte definitive.
È dunque probabile che la natura della patologia che ha colpito cinquanta bambini ospiti della colonia nel bresciano sia di origine virale. Lo scrive, in una nota, il direttore generale della Asl Vallecamonica-Sebino, Renato Pedrini, secondo cui «dei 9 ricoverati presso la Pediatria dellOspedale di Esine, 8 godono di buona salute e verranno dimessi in giornata - ieri ndr.), e solo un bambino rimarrà in osservazione persistendo una lieve sintomatologia gastroenterica» e una situazione analoga «si evidenzia negli altri ospedali».
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