la stanza di Mario CerviIl redditometro non «vendicherà» il ceto medio a reddito fisso

Non vorrei fare il bastian contrario con il mio Giornale, ma questa campagna su tasse e redditometri vari non la condivido del tutto. Sono pensionato ex-dirigente industriale, mi sono pagato la pensione che era soddisfacente ma con l'euro, trattenute e tasse varie che devo pagare (il mio reddito non è camuffabile) adesso è scarsa e non mi consente alcun extra. Quando l'Istat dice che milioni di italiani denunciano cifre irrisorie ma si spende, si compra, si va in vacanza, perdo la pazienza. Il commerciante, l'idraulico, il consulente, il professionista medico o avvocato può evadere le tasse. Io (e milioni di redditi fissi) no! Per Natale, come al solito, autostrade piene, tutti a sciare o all'estero, grandi feste e cenoni. Ben venga un redditometro. Se qualche mio amico lettore del Giornale ne soffrirà mi dispiace. Voterò Berlusconi sempre, ma vorrei un po' di giustizia fiscale.
Prato

Caro Rondina, non mi pare che lei sia un bastian contrario, ma che sia uno dei milioni di contribuenti a reddito fisso esasperati dall'eccessivo carico fiscale, dall'incapacità dello Stato nello scovare gli evasori, dalla macchinosità inefficiente delle misure proposte o previste per correggere queste disfunzioni. Le critiche al redditometro - a mio avviso molto fondate - hanno tuttavia un difetto: quello di lasciar supporre che, rinunciando al redditometro e lasciando che le cose vadano più o meno come in Italia sono sempre andate, si ottenga un buon risultato. Personalmente, dopo tante amare esperienze, ho il sospetto che il famoso redditometro confermerà, a conti fatti, ciò che sempre è accaduto. La schiacciante maggioranza degli introiti fiscali continuerà a venire dai lavoratori dipendenti, i furbi che sfuggono si faranno ancora più furbi e continueranno ad abbinare la Ferrari ad attestazioni di povertà. Il meccanismo sarà diventato più costoso ma non più virtuoso. Diano pure addosso, in tanti, al complicatissimo e invadente redditometro. Ma lo facciano proponendo concretamente qualcosa che corregga lo scandalo e la tragedia d'un ceto medio dal reddito fisso ridotto allo stremo, e costretto ad assistere ai trionfi d'un enorme «sommerso».

O d'un emerso che indigna, quello delle indennità spettanti ai politici e dintorni.

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