Lidea di realizzare un orologio che riassumesse nel design gli stilemi di affermati best-seller, solo in un contesto di puro lusso understatement, è letteralmente "esplosa" in Italia quest'anno grazie a diverse iniziative imprenditoriali assai interessanti. In sostanza, orologi meccanici e al quarzo, a prezzi oscillanti tra i 100 e i 300 euro (ad eccezione delle versioni rifinite con brillanti), dalle tonalità più disparate di quadranti e cinturini, hanno invaso il mercato raggiungendo un duplice obiettivo in termini di target intercettati: quello economicamente affine e quello di coloro che, pur potendosi abbondantemente permettere gli "originali", hanno lanciato la moda dell'esemplare disimpegnato, frizzante, quotidiano e portabile con tranquillità, riconoscibile, ma senza eccessi. . Due dei marchi più interessantu fanno capo alla società Astrolabio, distributrice in Italia, fra l'altro, dei brand Ulysse Nardin e Quinting che, a partire dal periodo immediatamente successivo a Baselworld 2006, ha rilanciato lo storico brand Nivrel, reinterpretandolo nel senso fin qui esposto. Si tratta di orologi meccanici che aggiungono tecnologia e glamour alla classicità dell'esemplare sportivo puro dal quale traggono ispirazione. La cassa in policarbonato puro da 41,5 mm di diametro, garantita impermeabile fino a 50 atmosfere, si coniuga ad un vetro in plexiglass e il movimento automatico è un calibro Miyota Citizen.
E non è finita qui, perché la Astrolabio si è fatta promotrice di un'altra scommessa produttiva, con il lancio di I.T.A. Italia Tecnica Artigiana, un brand del gruppo N.T.F., una nuova società con importanti soci al suo interno. L'intenzione era quella di rilanciare l'importanza del design e dello stile italiano famoso ed apprezzato in tutto il mondo. Quando si parla di ITA, dunque, si evidenzia un concetto che racchiude un valore industriale ma anche un imprinting culturale: l'attenzione e la propensione alla ricerca del bello, ma anche alla costruzione di orologi innovativi che esprimano l'italianità, operando sulla qualità e sulla cura del design del prodotto. Il primo orologio I.T.A., "Modello Zero", è stato realizzato con tecniche che hanno permesso di combinare diversi materiali e di ottenere effetti originali. La cassa in policarbonato, di forma tonda, presenta delle anse sovradimensionate in acciaio 316L, dal tratto angoloso e avvolgenti, per garantire la massima vestibilità sul polso. Il vetro è minerale ad elevata resistenza ed il fondello è in acciaio, a proteggere il movimento meccanico automatico. Il cinturino è realizzato in technonylon, un materiale sintetico estremamente resistente ed impermeabile: per sostituirlo con un altro di diverso colore o materiale, che viene dato in dotazione nella confezione i vendita, basta una leggera pressione su dei piccoli perni senza l'aiuto di cacciaviti o altri strumenti.
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