Stilo in mostra fra tecnica e tradizione

Il pennino che s’inceppa, le macchie d’inchiostro che imbrattano i fogli e, oplà, i più pigri si arrendono alla biro. Peccato, per loro. Non conosceranno mai quel piacere di tenersela stretta tra le dita, di personalizzare i propri pensieri più intimi. Già, il piacere del segno sulla carta bianca che è un must della scrittura perché la stilografica permette di mettere una parte di noi stessi in quel segno e così esprimere emozioni che rivelano la nostra personalità.
E, poi, dietro quella stilografica - sia laccata che decorata con polveri d’oro oppure in legno - c’è un’arte tra tecnica e tradizione davvero speciale. Per scoprirla basta farsi un giretto al civico 3 di via Cesare Cantù, a due passi da Peck: lì, nel negozio Mazza stilografiche - storica insegna ambrosiana -, giovedì e venerdì (orario continuato) saranno all’opera gli esperti artigiani di Delta, azienda casertana. Sigla che per i pasdaran della stilografica rappresenta l’eccellenza italiana negli strumenti di scrittura: infatti, è stata la prima azienda al mondo a riproporre l’antico sistema di caricamento d’inchiostro a leva laterale, sistema di rifornimento amato e apprezzato dai fans del pennino.
Occasione unica, quindi, per assistere dal vivo a dimostrazioni di tornitura a mano «da barra piena», montaggio e rifinitura delle penne con «l’ausilio di resine speciali». Che, tradotto, significa vedere i maghi dei pennini svolgere l’attività su un banco attrezzato con mole abrasive, meccanismi a ultrasuoni e attrezzi: assistere, esempio, cioè alla perforazione di una barra grezza di acetato di cellulosa che non è iniettabilie in stampi come i normali termoplastici ma si lavora esclusivamente a mano. E poi, dopo la trafila osservare de visu l’inserimento dei pistoni, dei fondelli di caricamento e dei pennini d’oro.
Operazioni che Delta - da Mazza al 3 di via Cantù, - accompagna alla presentazione di «nuove interpretazioni del classico», come quella collezione particolarissima dedicata a Giuseppe Garibaldi, che è «impreziosita dall’intervento pittorico di famosi miniaturisti d’origine armena o, in alternativa, dall’incisione su sbalzo dell’argento». Naturalmente, dopo aver assistito alla nascita «di uno strumento di scrittura unico e di pregio» sarà pure possibile acquistarlo e, perché no, personalizzarlo su misura.

Oppure, più semplicemente e senza sborsare un euro, portare nella memoria l’amore di un artigiano nella creazione di opere di qualità e di alta tecnologia.

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