Stipendi al minimo agli esterni: «Intesa unanime alla Regione»

Il presidente Pineschi: «È la Lista Storace che gioca al rialzo»

Stipendi al minimo agli esterni: «Intesa unanime alla Regione»

In relazione all’articolo «E ora la Pisana vuole declassare anche gli esterni», pubblicato a pagina 38 de il Giornale del 3 luglio 2005, desidero precisare quanto segue. L’Ufficio di Presidenza dell’assemblea, composto da sei consiglieri, due dei quali dell’opposizione (An e Forza Italia), ha approvato recentemente la delibera con la quale è stato modificato l’articolo 14 del Regolamento del Consiglio regionale, ritenendo equo prendere come riferimento il trattamento economico tabellare delle posizioni iniziali di ciascuna categoria. Si precisa che tale delibera è stata adottata all’unanimità, con il concorso delle opposizioni, che hanno condiviso una decisione ispirata a evidenti criteri di trasparenza e di buona amministrazione. È piuttosto la Lista Storace che, riconoscendo arbitrariamente i valori massimi del trattamento economico, vorrebbe determinare una irragionevole e ingiusta disparità di trattamento in danno dei lavoratori degli altri gruppi. Tutto ciò soltanto per amore di verità e perché ognuno si assuma le proprie responsabilità su come intende la trasparenza. Per quanto riguarda il problema del reperimento dei locali per i gruppi e per le strutture del Consiglio regionale, proprio nell’interesse dei cittadini e del contenimento della spesa pubblica, l’Ufficio di Presidenza, prima di procedere ad affrettate e onerose stipule contrattuali di immobili e arredi, intende razionalizzare la gestione delle risorse esistenti.

Anche questa decisione è stata assunta da tutti i gruppi consiliari e dibattuta in sede di conferenza dei capigruppo, dove tutti i gruppi sono rappresentati ed erano presenti al momento della decisione. Prendiamo atto, invece, che il capogruppo della Lista Storace, Desideri, ha cambiato idea, oggi.
(Presidente del Consiglio regionale del Lazio)

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