Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso contro il Commissario straordinario per lex area Stoppani di Cogoleto. Potrà dunque continuare senza ostacoli la bonifica del terreno dellex fabbrica dove ci sono quantità di cromo esavalente migliaia di volte superiori al limite.
La notizia è stata accolta con soddisfazione da Giancarlo Viglione, il commissario chiamato dal governo a tutelare loccupazione dei lavoratori della fallita Immobiliare Val Lerone (ex Stoppani), promuovere la messa in sicurezza dellarea e la sua bonifica viste le inadempienze dei proprietari. Il ricorso al Tar era stato presentato dal Fallimento della Val Lerone. Si contestava unordinanza di Viglione con la quale il commissario prendeva una serie di decisioni sostituendosi ai proprietari dellimmobile per la messa in sicurezza del sito. «I giudici danno atto della legittimità del nostro operato mosso, come è ovvio, esclusivamente dallinteresse pubblico alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito» commenta Viglione.
È lui stesso, poi, a ricordare quanto si è fatto finora nellarea: lacquisizione della materie prime per far funzionare limpianto di trattamento delle acque di falda e lo smaltimento dei fanghi prodotti dallo stesso impianto; l'assunzione del personale della Stoppani (26 persone) che ha già iniziato a lavorare nella bonifica dellarea; laffidamento a Sviluppo Italia Aree Produttive del progetto esecutivo per la bonifica degli arenili, del barrieramento fisico (e contestuale bonifica di suolo e falda) relativamente allarea impianti, interessati dal contenimento stesso.
«Il barrieramento fisico - precisa il commissario - non significa in nessun modo un tombamento del sito. Prima di realizzare il barrieramento occorre infatti progettare gli interventi di bonifica dei suoli e della falda secondo un procedimento ancora da definire».
«Spero - conclude Viglione - che da oggi per la nostra struttura commissariale sia finalmente possibile lavorare e operare in continuità, nella piena legittimità degli atti che la stessa pone in essere al fine di garantire, in tempi coerenti con le ordinanze, la realizzazione degli interventi previsti».
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