La rivoluzione a Chinatown ha inizio. Tra due giorni partono i lavori per la realizzazione dellisola pedonale di via Sarpi. «Perfettamente nei tempi annunciati», sottolineano il vicesindaco Riccardo De Corato e lassessore alle Infrastrutture, Bruno Simini. Il Comune partirà con lo spostamento dei sottoservizi nel tratto da largo Gadda a via Lomazzo, «cercando di comprimere il più possibile i tempi di questa fase». Le opere per la riqualificazione del quartiere hanno un costo complessivo di 5 milioni e mezzo di euro. Lintervento durerà un anno, a fine lavori via Sarpi avrà un piano stradale a quota unica, senza dislivello fra gli spazi a marciapiede pedonale e quelli dedicati al transito dei veicoli autorizzati. Per la pavimentazione verranno utilizzate lastre e cubetti in beola bianca e grigia. Gli elementi di arredo stradali (parigine e panchine) e dei dehors (sedie, ombrelloni e tavoli) saranno uniformi, secondo il modello già sperimentato destate lungo i Navigli. A delimitare il passaggio delle auto invece saranno dei «margini verdi», ossia aiuole a raso con arbusti bassi (della specie sempreverde Pitosforus nano) che circoscriveranno lo spazio pedonale. I lavori inizieranno dal tratto di strada in cui sono già terminate le opere per la sostituzione di parte dellacquedotto che, avviate a dicembre, per qualche tempo procederanno parallelamente a quelle per la riqualificazione.
«Con la partenza dei lavori per la zona a traffico limitato - spiega De Corato - prenderà avvio il progetto che restituirà lidentità e lanima al quartiere. Progetto che sarà, appunto, una grande opportunità per la riqualificazione ambientale e non solo. Permetterà anche la valorizzazione del commercio al dettaglio, cinese o italiano che sia, visto che lisola pedonale renderà più fruibile la zona da parte di tutti i cittadini». Ma il vicesindaco fa presente che nel quel quartiere «lamministrazione non ha mai mancato di far sentire il suo impegno sul fronte sicurezza e rispetto delle regole. E lincessante attività della polizia Locale lo dimostra». Nel 2009 gli agenti hanno registrato 12.
La storia di quei 12 giganti dacciaio
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.