La storia La vittima dell’estorsione? È un esperto truffatore

Dieci anni fa, in Sardegna, era riuscito a spacciarsi per un sacerdote, a stare al fianco di un vescovo nella cerimonia della «Via Crucis» ed era stato arrestato solo dopo la denuncia di un altro prete a cui rubava regolarmente le offerte dei fedeli. È lui C. G., il 45enne che giovedì scorso si è recato, terrorizzato, al commissariato Lorenteggio: «Mi hanno telefonato dei calabresi e mi hanno detto che domani devo consegnare nelle loro mani la prima di tre rate da 5mila euro altrimenti ammazzano me e la mia famiglia» ha detto l’uomo ai poliziotti ancora ignari del suo passato «ingombrante». Così gli investigatori si organizzano e preparano la trappola contro gli estorsori. E alle 22 del giorno seguente si appostano al parcheggio del megastore «Millepiedi» di Melzo e bloccano il 23enne Giancarlo Mastropasqua» e suo cognato, il 35enne pregiudicato Maurizio D’Anna. Messi separatamente alle strette i due arrestati svelano di essersi «accaniti» su C.G. perché questi aveva venduto a Mastropasqua una partita di patenti false, che il 23enne aveva a sua volta rivenduto. A uno degli acquirenti, la polizia stradale aveva però sequestrato la patente »taroccata« e nell’ambiente si era sparsa la voce che dei documenti di guida spacciati da Mastropasqua non ci si poteva fidare.

Così diversi acquirenti si erano presentati da lui pretendendo la restituzione dei soldi pagati, che però l’uomo non aveva più e aveva deciso di recuperare attraverso un’estorsione in piena regola ai danni del 45enne. Ora anche lui è stato denunciato.

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