Storie vere di una città «in medio lanum»

Nell'opera di Orlandelli compare un fiore tra i rifiuti e un bambino si chiede: «E questo cos'è?». Fumetti e satira in difesa dell'ambiente, tavole e bozzetti dei maggiori fumettisti italiani sul problema dell'inquinamento e in difesa dell'ecologia arrivano alla Rocca Brivio Sforza di San Giuliano Milanese. Da oggi e fino al 12 Aprile, oltre 150 tavole di artisti quali Altan, Milo Manara, Bruno Bozzetto, Carlo Squillante e molti altri sono inserite nella mostra intitolata: «Maccheariachefa», curata da Claudio A. Colombo, in collaborazione con Società Umanitaria.
L'inquinamento atmosferico, i rifiuti e le scorie radioattive, la raccolta, troppo spesso indifferenziata, sono i temi dolenti e delicati ai quali gli artisti, insieme ai loro celebri personaggi dei fumetti, cercano di far riflettere e sorridere amaramente.
L'aria che respiriamo non è buona, la filosofia delle grandi metropoli che producono troppo e male, generando rifiuti tossici e grandi discariche, stanno rendendo invivibile la nostra vita e così gli artisti satirici del fumetto hanno pensato bene di ricordarlo a modo loro: dal tenebroso Dylan Dog, immerso in una palude di smog e rifiuti, si passa ai «guerrieri ecologici» di Deangelis, fedeli alla lotta con le margherite sullo scudo, contro gli «ecomostri» cavalieri della città dello smog, dalla ragazza di Manara che gioca a palla davanti al fungo nucleare si approda alla discarica «grigia», dove il giovane Simone Delladio, riesce ancora a trovare il colore su due giovani innamorati, stretti in un abbraccio romantico su un vecchio divano abbandonato.


La mostra è il frutto del lavoro di oltre 15 anni di fumetto, come ricorda Colombo, ma oltre ai «big» della matita, vengono proposte anche le opere di alcuni giovani esordienti, provenienti dalla «Scuola del Fumetto» di Milano e dalla «Scuola d'Arte Applicata all'Industria» del Castello Sforzesco.
Informazioni su
ww.maccheariachefa.net

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