Una strada per Acca Larentia. Dopo 30 anni

Una strada per ricordare Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, i due militanti del Fronte della Gioventù uccisi trent’anni fa, il 7 gennaio 1978, in un agguato di attivisti dell’estrema sinistra in va Acca Larentia. Lo ha annunciato ieri il sindaco Walter Veltroni, che ieri ha ricordato quel «giorno terribile per tutta la città di Roma» anche se ha dimenticato di inserire nel conteggio dei morti Stefano Recchioni, militante della sezione Colle Oppio del Fdg che morì poche ore dopo, centrato da un carabiniere nel corso di una manifestazione spontanea sul luogo dell’agguato. Una dimenticanza che non diminuisce il plauso di Gianni Alemanno, presidente romano di An che ieri, lasciando la Chiesa di San Gaspare dove Gianfranco Fini e i vertici del partito, insieme a Luca Romagnoli della Fiamma Tricolore e a Teodoro Bontempo de La Destra, hanno celebrato con un messa, il trentennale della strage, ha ricordato che «troppe persone sono rimaste senza giustizia, e fino agli anni ’70 davvero uccidere un fascista non era un reato. Ha fatto bene oggi Veltroni a decidere di intitolare una strada ai nostri ragazzi morti ad Acca Larentia». Positivo fino a un certo punto il commento di Marco Marsilio, capogruppo di An in Campidoglio, che accoglie «con piacere la notizia che il sindaco Veltroni si appresta a dare corso alla volontà del Consiglio comunale di intitolare una strada ai ragazzi caduti in via Acca Larentia 30 anni fa». «Resta però l’amarezza - aggiunge poi Marsilio - di dover constatare che per decidere di dedicare una strada alle giovani vittime di destra del furore ideologico degli anni ’70 non solo sono dovuti passare trent’anni dalla data dell’evento, ma sono state necessarie ben due votazioni in Consiglio comunale». Marsilio ricorda che già due volte un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale per una via alle vittime di Acca Larentia non ebbe seguito. Ieri sera per ricordare la strage di Acca Larentia si è svolto un corteo per le strade dell’Appio a cui hanno partecipato migliaia di militanti di tutte le anime della destra.

Il corteo è stato aperto da una bandiera tricolore listata a lutto seguita da uno striscione con la scritta «30 anni senza giustizia». Tra i partecipanti il presidente della Destra Teodoro Buontempo, il segretario della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli e i consiglieri comunali Fabio Sabbatani Schiuma (La Destra) e Alessandro Cochi (An).

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