Strade, per 90mila famiglie finisce l’incubo multa

Da viale Monte Nero passando per piazza Lima, via Marghera, piazza Napoli o via Cenisio. Un fil rouge lega le nove zone, lo stesso sollievo per 340mila automobilisti. Tanti sono diventati dal 2006 ad oggi i parcheggi graziati dal divieto di sosta per il lavaggio strade. Un’incombenza piuttosto odiosa per i milanesi che devono fare i conti con la lunga ricerca del posteggio sicuro o con la multa. Ma merito di quel sistema inventato quattro anni fa dall’Amsa e chiamato «spazzamento globale», i bracci meccanici installati sui camion dell’azienda che pulisce le vie della città riescono a lavare strade e marciapiedi anche senza bisogno di spostare ogni volta la macchina, e da qualche giorno il privilegio si è esteso ad altri 1.285 chilometri di strade, il Comune calcola che le famiglie coinvolte nella nuova estensione siano oltre novantamila.
Lo spazzamento globale è stato un crescendo. Fermo restando che per motivi tecnici (ad esempio le strade troppo strette) il sistema non potrà arrivare a coprire il cento per cento del territorio cittadino, la prima sperimentazione partì nel 2006 in via sperimentale per dodici mesi su un fazzoletto di ottanta chilometri di vie, allo scorso febbraio lo spazzamento brevettato da Amsa copriva già 1.550 chilometri (per un totale di 2.090 strade coinvolte) e con l’ultimo step la copertura è arrivata a 2.835 chilometri, in pratica 2.460 vie e oltre sette milioni di marciapiedi (per la precisione, 7.347.000) lavati senza l’incubo del divieto. Nessuna zona è esclusa, lo spazzamento globale si divide equamente tra centro e periferia: da via Col di Lana a corso Sempione. Precotto, Argelati, piazza Bausan. L’elenco completo delle vie si può consultare sul sito internet www.amsa.it o è possibile contattare gli operatori al numero verde 800.33.22.99 tutti i giorni 24 ore su 24 per sapere se la propria strada è sulla mappa dello spazzamento.
«Amsa - sottolinea il presidente Sergio Galimberti - cerca di essere ogni giorno più vicina ai cittadini, come abbiamo concordato con l’amministrazione grazie a un ulteriore ampliamento del servizio novantamila famiglie in più possono fare a meno di spostare la macchina. Ma anche i milanesi devono impegnarsi in prima persona per mantenere la città pulita». Un riferimento non troppo velato ai cestoni verdi per strada usati per gettare l’immondizia di casa per evitare le multe a carico di chi non rispetta la raccolta differenziata. Ma sul malcostume vigilano gli «007» di Amsa, gli ispettori che partono dalle tracce lasciate nei sacchetti (come le bollette del gas o della luce con l’indirizzo di casa stampato) per risalire ai tragressori e sanzionarli.

Sempre nell’ultimo mese, per migliorare la pulizia delle strade e dei parchi l’azienda ha lanciato con il sindaco Letizia Moratti la squadra degli spazzini di via, 56 operatori dedicati ad altrettanti quartieri che diventano anche sentinelle della sicurezza.

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