«Strade sicure» Arrivano i militari, saranno altre 10 le zone controllate

Il governo ha confermato l’arrivo di 155 soldati in più sulle strade milanesi. Un impegno annunciato, ma garantito anche formalmente ieri mattina dal prefetto Gian Valerio Lombardi durante la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, a cui siede anche il Comune. Il sindaco Letizia Moratti si è quindi detta «felice per la decisione del prefetto, che ha confermato la presenza dei militari in dieci nuove zone della città considerate a rischio, proprio come aveva richiesto il Comune».
Alle ventuno aree dove già vengono fatti i pattugliamenti si aggiungeranno quindi le zone di Fulvio Testi, piazza Trento, corso Lodi, l’area esterna all’Ortomercato, piazza Prealpi, via Valsesia Quinto Romano, Stazione Centrale, Brera, Arco della Pace e Oberdan/Vittorio Veneto.
Il vicesindaco Riccardo De Corato fa presente che ai 434 soldati già presenti a Milano, «di cui 174 impegnati nel pattugliamento misto, ottanta al Cie di via Corelli e il resto a presidio dei luoghi sensibili», si aggiungeranno quindi altri 155 militari. E come il sindaco, conferma che «saranno dislocati in alcune delle zone critiche che questa amministrazione aveva segnalato al prefetto per problemi di spaccio, criminalità e degrado». Ma non solo. L’arrivo di nuove mimetiche «ha permesso di garantire un presidio 24 ore su della stazione Centrale dove le pattuglie sono state raddoppiate».

Milano, afferma De Corato «è sempre più sicura, questo grazie al ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha inviato un contingente anche superiore a quello che avevamo sperato, e al ministro degli Interni Roberto Maroni che ha prorogato l’impiego dei soldati nelle aree metropolitane».

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