Strage di immigrati nell’Atlantico

Madrid. Nuova, ennesima tragedia dell’immigrazione si è consumata nelle ultime ore lungo il tratto di Atlantico che separa le coste dell’Africa subsahariana dalle Canarie, la meta più vicina e, quindi, ambita per approdare in territorio spagnolo.
Almeno 14 clandestini, i cui corpi sono stati trovati due giorni fa ieri sulle spiagge della capitale della Mauritania Nouakchott, sono morti dopo che la barca con cui stavano tentando di raggiungere l’arcipelago delle Canarie si è inabissata per cause che ancora non sono state chiarite. In base al tipo di imbarcazione, un caicco - barca tradizionale usata anche dai pescatori dell’Africa subsahariana -, si sospetta che potesse avere a bordo almeno novanta persone. E questo induce le autorità della Mauritania a temere che il bilancio della tragedia sia molto più alto.
Stando alle prime dichiarazioni raccolte dalla Gendarmeria, tutti i clandestini trovati sulla spiaggia sono deceduti dopo una settimana di navigazione per disidratazione e i loro compagni sono stati costretti a gettarne in acqua i cadaveri. I migranti sembrano essere partiti dal Senegal.

Dall’inizio dell’anno, oltre 18mila clandestini, di cui quasi 400 minorenni, sono giunti alle Canarie a bordo di imbarcazioni di fortuna.
Nonostante il fatto che il fenomeno degli sbarchi sia guardato con timore dagli imprenditori turistici dell’arcipelago, la stagione turistica non sembra segnare cali di presenze.

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