Il massacro di Srebrenica? Colpa dei soldati gay. Così la pensa il generale americano in pensione John Sheehan. Secondo lex comandante delle forze Nato, il contingente olandese in Bosnia non riuscì a proteggere la città, teatro nel 1995 di una delle peggiori stragi della guerra dei Balcani, anche per la presenza di soldati gay.
La dichiarazione choc di Sheehan nel corso di unaudizione al Senato americano, impegnato a legiferare sulla possibilità dei gay americani in divisa di dichiarare la propria omosessualità. Immediata la replica del premier olandese Balkenende, secondo cui le parole di Sheehan «sono oltraggiose, al contempo sbagliate e indegne». Secondo il generale, il contingente olandese era gravemente impreparato a difendere i musulmani bosniaci dallaggressione delle armate serbe. E in parte ciò era dovuto al fatto che alcuni soldati fossero gay. «Il crollo dellUnione Sovietica - ha aggiunto - ha spinto gli eserciti europei, compreso quello olandese, a credere che non ci fosse più bisogno di persone dalla forte capacità di combattimento. Quindi hanno cominciato ad allargare le maglie del reclutamento, ammettendo anche i gay dichiarati». Lenclave musulmana di Srebrenica era stata assegnata dal comando Nato al contingente olandese. E fu lì che le armate serbe massacrarono circa 7.000 bosniaci, nel luglio del 1995.
Il presidente della Commissione forze armate, il senatore democratico Carl Levin, che ha definito le opinioni del generale «off target», come dire fuori linea. Ma è scoppiato il caso diplomatico. A caldo lambasciatore olandese a Washington, Renee Jones Bos ha ricordato «con orgoglio il contributo che gay e lesbiche hanno dato e danno quotidianamente alle nostre forze armate ormai da decenni distinguendosi in tanti teatri di guerra, e oggi in Afghanistan. La missione olandese a Srebrenica - ha aggiunto - è stata studiata e valutata da molti rapporti al livello nazionale e internazionale, ma nessuno di loro ha mai individuato alcuna relazione tra la strage dei musulmani e la presenza di soldati gay».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.