Roma - Sono 10 i milioni di euro a disposizione dei familiari delle 32 vittime causate dall'esplosione del gpl fuoriuscito da una cisterna trasportata dal treno merci che, il 29 giugno 2009, deragliò nei pressi della stazione della città toscana. La commissione Lavori Pubblici del Senato, riunita in sede deliberante, ha dato il via libera definitivo al testo approvato dalla Camera che assegna al commissario delegato per l'emergenza, il presidente della Toscana Enrico Rossi, la gestione dei 10 milioni di euro per il 2010. Il fondo è destinato a speciali elargizioni in favore delle famiglie delle vittime e di coloro che hanno riportato lesioni gravi e gravissime. I beneficiari saranno individuati dal sindaco di Viareggio d'intesa con Rossi: a ciascuna famiglia, in ogni caso, non potrà essere concesso meno di 200.000 euro.
Erano circa le 23.50 quando, il 29 giugno di un anno fa, in tutta l'area intorno alla stazione di Viareggio, in particolare via Ponchielli ormai satura di gas fuoriuscito dalla cisterna deragliata, si sentirono due o tre esplosioni e tutto diventò un immenso rogo. Un rogo che distrusse la vita di chi era nelle case o di quanti passavano di lì per caso. Le sirene di ambulanze e vigili del fuoco subito diventarono una sola cosa con le urla dei feriti. La conta dei morti andò avanti per mesi: tanti feriti gravi morirono negli ospedali d'Italia dove erano stati portati dopo le prime cure. Le inchieste, sia quella di Ferrovie dello Stato sia quella della magistratura, vennero aperte subito. A causare la tragedia sarebbe stato l'asse di un carrello che si era 'fratturato' e cedette all'improvviso. Passeranno quasi 10 mesi, però, prima che sette persone, tutti tecnici tedeschi, fossero iscritti nel registro degli indagati. Ma la lista, assicurò il procuratore capo di Lucca, Aldo Cicala, "potrebbe allungarsi ancora".
La ricostruzione ben presto si scontrò con la burocrazia e con una legge che non sembrava voler decollare nonostante il contributo bipartisan dato alla proposta, prima firmataria la parlamentare pdl Deborah Bergamini. I familiari delle vittime fecero sentire la loro voce anche a Roma. Oggi, alla fine quel tanto atteso risarcimento è legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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