«Non si possono trasmettere immagini televisive rubate ai canali Rai usati per le comunicazioni di servizio - anche se si tratta di riprese dal ghiotto contenuto satirico - altrimenti si rischia la condanna per divulgazione di immagini intercettate, con conseguente risarcimento».
Lo sottolinea la Cassazione che - nella sentenza 4011 nata dal ricorso del direttore di Striscia la notizia Antonio Ricci per la causa intentata dalla Rai per aver rubato le immagini della lite tra Vattimo e Busi - ha equiparato la trasmissione di riprese «fuorionda» alla violazione della segretezza della corrispondenza. Ricci ha annunciato che andrà fino in fondo e ricorrerà all Corte di Giustizia europea: «È una battaglia di principio».
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