Striscioni nelle piazze per non dimenticare Gabbo

Le manifestazioni organizzate dagli amici del tifoso laziale ucciso da un agente

Tornano in piazza gli amici di Gabriele Sandri, il giovane tifoso laziale di Roma ucciso da un agente della polizia stradale l’11 novembre scorso, alla stazione di servizio di Badia al Pino, con un’iniziativa nelle principali piazze della capitale, dove ieri mattina sono stati esposti, «per non dimenticare», alcuni striscioni.
In alcune delle piazze - a San Pietro e a Piazza Colonna - la polizia è intervenuta ed ha identificato chi era presente chiedendo di ritirare gli striscioni, perché le manifestazioni non erano state autorizzate, sui quali era scritto, in celeste su sfondo bianco, «Giustizia per Gabriele». «Vogliamo mantenere alta l’attenzione su una vicenda - ha spiegato uno degli organizzatori - che ha segnato una pagina nera del nostro Paese». «Ho appreso con piacere - commenta Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele - di queste iniziative spontanee nelle piazze romane fatte da tutti quelle che sono rimasti colpiti dall’omicidio di Gabriele e da come la notizia è stata oscurata dai mass media e non analizzata nella sua interezza. Comunque sia l’affetto e la solidarietà della gente sono molto più importanti di qualunque tipo di servizio mass mediatico». «Credo personalmente che le iniziative preparate a due mesi dalla scomparsa di mio fratello - conclude - saranno organizzate anche tra due anni, quando ancora non saremo venuti a capo della vicenda giudiziaria».
«Occorre scongiurare il rischio che cali l’attenzione su questo inaccettabile omicidio», avverte il consigliere comunale di An Luca Malcotti.

«Questa storia ha dietro di sé una verità scomoda e per questo c’è il rischio che qualcuno la voglia dimenticare o comunque metterla sotto silenzio, facendola passare in sordina», mette in guardia il capodelegazione di An al Parlamento europeo, Roberta Angelilli.

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