Studenti, insegnanti, genitori un «triangolo» per la scelta

Non v’è dubbio, come si legge anche nell’articolo a fianco, che la figura del geometra in futuro sempre acquisterà in futuro sempre maggiore importanza, dato l’ampliamento del mercato, cioè la possibilità di trovare occupazione in nuove interessanti e innovative situazioni di lavoro.
Negli incontri che il Collegio dei geometri genovesi ha già iniziato da tempo sia nelle scuole delle riviere, che della città, sono emersi interessanti rilievi fatti proprio dagli intervenuti, siano essi ragazzi che stanno uscendo dalla terza media, sia dagli insegnanti, che dai genitori. Proprio da un genitore di una scuola di Chiavari è arrivata una interessante riflessione: «La famiglia, oggi, ha tanti problemi, i genitori sono normalmente entrambi impegnati sul lavoro, purtroppo non hanno tanto tempo da dedicare ai figli e soprattutto non sono sempre a conoscenza delle possibilità future per quanto riguarda la scelta della scuola. Per questo riuscire ad avere maggiori informazioni è fondamentale». Ecco, un punto che il Collegio dei geometri ha fatto suo: «Riteniamo - precisa il coordinatore di queste iniziative scolastiche, geometra Finocchiaro - che avere contatti continui e costanti con i ragazzi della scuola media per informarli, sia essenziale: solo una comunicazione fatta correttamente e con continuità può servire allo studente, ma soprattutto alla famiglia».
E gli insegnamenti che ruolo giocano? Dice ancora Finocchiaro: «Debbo dire che abbiamo dagli insegnanti un forte appoggio, proprio nella sensibilizzazione dei ragazzi: già durante l’anno scolastico essi cercano di avviare un discorso informativo notevole. Abbiamo contatti continui in particolare con gli istituti di geometri, ma anche con le scuole medie». Un altro ragazzo di Rapallo (liceo Liceti) ci ha anticipato un simpatico giudizio (proprio oggi venerdì ci sarà l’ennesimo incontro con gli studenti del professor Cozzani): «Io non so se farò il geometra - ci ha detto - ma ritengo assolutamente importante sapere quali sono i corsi scolastici e che caratteristiche hanno, quando uno deve scegliere. A me piace molto la matematica, ma anche l’italiano e le materie umanistiche, per cui sono ancora indeciso. Ma più informazioni avrò, più facilmente riuscirò ad orientarmi».
La mamma di un altro studente, molto sinceramente, ha detto: «Non sono molto addentro al mondo della scuola, onestamente non so se lasciare libertà assoluta a mia figlia di scegliere quello che lei vuole, o avere io stessa informazioni per orientarla o addirittura obbligarla a fare una certa scelta». Ecco, in questo caso, lo stesso geometra Finocchiaro si sente di dare un consiglio: «Attenzione ai genitori che vogliono per forza imporre un percorso scolastico: bisogna solo assecondare, ma soprattutto dialogare con i figli, mai tentare di obbligarli. Il ragazzo, anche a tredici anni, ha una sua autonomia di scelte, oggi questa età è già un’età abbastanza matura. Non solo: ma il ragazzo e lo stesso genitore potranno sempre contattarci direttamente se desidera avere maggiori chiarimenti e suggerimenti assolutamente senza scopi reconditi, su possibile scelte».


Insomma: a questo «dialogo» fra mondo dei Geometri ormai professionisti affermati e mondo della scuola si sta rivelando di eccezionale interesse. Lo stanno scoprendo ragazzi, insegnanti e genitori. Sono le tre componenti di un triangolo fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi.

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