Uno studio clinico su 500 pazienti portatori di melanoma avanzato

Nei primi giorni di giugno, al congresso della Società americana di oncologia clinica che riunirà a Chicago più di trentamila specialisti verrà presentato uno studio clinico di fase 2 sull’impiego di Timosina alfa1 più dacarbazina in pazienti con melanoma avanzato. Questo studio, che si ripromette di valutare il ruolo della timosina alfa1 nella terapia del melanoma già grave o gravissimo è un’iniziativa della Sigma-Tau e coinvolge 64 centri di tutte le nazioni europee. Per l’Italia hanno partecipato con importanti contributi i Centri oncologici specialistici di Milano, Roma e Siena.
Lo studio è durato tre anni e ha riguardato più di 500 pazienti. È stata minuziosamente seguita la progressione della malattia ed è stata seriamente valutata la differenza riguardante la sopravvivenza dei soggetti curati con timosina alfa1.
Secondo il dottor Paolo Carminati, direttore ricerca e sviluppo del gruppo Sigma-Tau, l’«accettazione del nostro studio da parte dell’American society of clinical oncology (Asco) conferma il valore scientifico dei dati che presenteremo a Chicago, con la convinzione che essi possano rappresentare un nuovo, efficace strumento terapeutico nell’area oncologica».
Il melanoma è il più grave tumore della pelle. Ogni anno è al centro dello Skin cancer Day, patrocinato dal ministero della Salute con l’intento di ricordare agli italiani che bisogna moltiplicare l’attenzione verso questa temibile patologia.

Lo Skin cancer 2007 Day (celebrato il 5 maggio) ha informato l’opinione pubblica che l’incidenza del melanoma - oggi - è superiore di trenta volte a quella del 1987 e che la mortalità si aggira sul 20% dei casi. Soltanto una diagnosi precoce basata sulla dermatoscopia e seguita da una terapia adeguata può evitare conclusioni fatali.

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