Studiosa savonese scopre l’enigma: la «Gioconda» è ambientata a Bobbio

Leonardo da Vinci dev’essere stato un genio dispettoso e tanto amante dei giochi di logica da disseminare le sue opere di «indizi» curiosi e difficilmente decifrabili. Il numero «72», ad esempio, individuato sotto l’arcata del ponte posto da Leonardo alla sinistra della «Gioconda» e «scovato» da Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici e culturali, potrebbe riferirsi alla distruzione del Ponte Gobbo di Bobbio, nel piacentino, avvenuta nel 1472 a causa dell’onda di piena del Trebbia. Ne è convinta ora la studiosa savonese Carla Glori che, dopo lunghi e approfonditi studi, identifica nella Gioconda Bianca Giovanna Sforza la misteriosa donna del ritratto, e localizza nello splendido borgo piacentino di Bobbio il paesaggio sullo sfondo della tela. Gli studi di Carla Glori sono ora parte del libro «Enigma Leonardo: La Gioconda, in memoria di Bianca» che racchiude una ricerca già resa nota nel giugno dello scorso anno, aggiornata con le recenti scoperte, e di prossima pubblicazione.

Secondo la studiosa, Leonardo «ha apposto il numero 72 sotto l’arcata del ponte Gobbo per ricordare quella devastante piena del Trebbia e probabilmente per far sì che qualcuno identificasse l’emblematico ponte e il luogo che fa da sfondo alla Gioconda». Il lavoro della studiosa savonese è stato inviato al Departement del peintures del Museo francese del Louvre (dov’è custodita la Gioconda) per i riscontri.

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