Stupri, il Comune accende 95 nuove telecamere sulle pensiline dell’Atm City angels davanti ai locali. La Provincia offre taxi scontati Sicurezza, no di Moratti e La Russa a un corteo bipartisan

Palazzo Marino mette in campo 95 nuove telecamere sulle pensiline dell’Atm e invia (da ieri sera) per tutti i weekend otto City Angels davanti a due discoteche della città. I locali, spiega il vicesindaco Riccardo De Corato, «saranno scelti a rotazione, anche in base alle segnalazioni. Così il Comune continua a difendere le donne». La Provincia risponde con i «taxi rosa» per Milano. Vuol copiare il progetto lanciato dalla Regione Liguria, e offrire uno sconto di 5 euro sulla corsa per le donne sole o con figli minori che rientrano tardi la sera. Il presidente Filippo Penati anticipa che «si potrebbe partire entro un mese, un mese e mezzo. In questi giorni mi metterò in contatto con le varie associazioni dei tassisti per illustrare l’iniziativa». E aggiunge: «L’idea è di chiedere anche alle aziende di partecipare al test: il datore di lavoro potrebbe offrire un ulteriore sconto sui taxi alle proprie dipendenti che hanno turni serali o notturni».
Dopo sei stupri nell’ultimo mese, le istituzioni fanno quasi a gara nel garantire più sicurezza alle donne. E approfittano dell’8 marzo per lanciare nuovi progetti che abbassino il livello dell’emergenza. Ma la festa non spegne le polemiche: anche ieri Penati è tornato a chiedere «con forza» risorse e uomini per controllare il territorio. Cade nel vuoto invece l’invito rivolto due giorni fa a Letizia Moratti ad un corteo bipartisan sulla sicurezza: «Prima di lanciare appelli molto demagogici - ribatte il sindaco -, sarebbe importante che il presidente Penati leggesse le leggi e vedesse quanto questo governo ha fatto sul tema della sicurezza». Smorza i toni anche il governatore Roberto Formigoni: «C’è sempre grande attenzione e vigilanza, ma non mi sembra il caso di gettare un allarme sicurezza nella nostra città e regione, che non c’è. Anche se certamente ci sono episodi negativi, l’attività di prevenzione e contrasto da parte delle forze dell’ordine è positiva».
Ancora più diretto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che senza mezzi termini rispedisce al mittente l’appello ad una manifestazione bipartisan: «Grazie Penati, ma il corteo lo fai da solo. Noi l’abbiamo fatto quando il governo non dava risposte. Adesso il corteo contro chi lo facciamo, contro i criminali?». Contro chi delinque «ci vogliono pattuglie e le stiamo facendo, leggi più forti e le stiamo facendo, volontà politica, e c’è. Penati ha solo il desiderio di far dimenticare che la sua parte politica, quando si parla di sicurezza, nicchia tremendamente e cerca di andare controcorrente». La Russa anzi assicura l’impegno a mantenere in città i 500 militari inviati dalla scorsa estate per presidiare i quartieri più a rischio anche quando, ad agosto, sarà scaduto il decreto Maroni.

Anzi: «Credo che ce ne vorrebbero ancora di più, il mio impegno è di far proseguire questa esperienza e di incrementarla. Gli stessi volontari per la sicurezza, come gli ex poliziotti in pensione, finiranno per essere un aiuto per le forze dell’ordine per controllare il territorio».

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