Otto anni di reclusione. È la condanna inflitta con rito abbreviato a un marocchino e a un algerino che a dicembre, insieme a una terza persona rimasta ignota, hanno sequestrato e violentato una donna italo-canadese di 37 anni. L'episodio è avvenuto di notte, in viale Toscana. La vittima, che viveva in città e faceva l'interprete, era stata picchiata per strada, poi portata in un capannone dismesso, picchiata di nuovo con calci e pugni e violentata. È stata ricoverata per diversi giorni in ospedale con varie fratture. La donna oggi non vive più in Italia, è tornata in Canada. Erano le 3 di notte quando la 37enne, uscita da un locale in piazza XXIV Maggio, stava rincasando a piedi. I tre uomini armati di bastoni e una bottiglia rotta l'avevano aggredita alle spalle e immobilizzata. Quindi le avevano buttato addosso una coperta e portata in una fabbrica dismessa di proprietà del Comune. I tre aggressori erano fuggiti solo quando l'interprete aveva fatto finta di svenire.
La vittima era poi riuscita a trascinarsi in strada dove era stata soccorsa da una pattuglia della polizia. I due nordafricani sono stati riconosciuti dalla donna due settimane dopo. Il 16 dicembre la polizia li ha fermati nel fabbricato dove è avvenuta la violenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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