Sud-Est asiatico, che chance

Per le imprese romane il Sud-Est asiatico rappresenta un «mercato interessante», in grado di offrire «buone opportunità imprenditoriali in quasi tutti settori economici». Alessandro Caltagirone, vicepresidente Uir con delega alle tematiche internazionali, ha inaugurato così un seminario svoltosi ieri nella sede dell’associazione di via Noale. «I segnali provenienti da quelle aree - ha continuato Caltagirone - indicano che siamo alla vigilia di una ripresa dell’economia asiatica e, a prova di questa inversione di tendenza, gli indici Eurostat che misurano il commercio europeo verso il Sud-Est asiatico sono tornati a crescere, in particolare quello verso la Malaysia, quello tailandese e quello di Singapore. A livello aggregato la media di luglio 2009 delle esportazioni dell’Ue verso i paesi Asean è di +13,9 per cento. Passando alla realtà locale, mi fa piacere sottolineare come nel primo semestre, le esportazioni delle aziende romane verso molti paesi dell’area abbiano avuto un incremento rispetto allo stesso periodo del 2008: Malaysia +16,3, Vietnam +28,7, Indonesia +77,9 e addirittura Filippine +123,4. È anche indicativo l’aumento delle importazioni che complessivamente dai paesi Asean segna un lusinghiero +28,5 per cento».
Caltagirone ha annunciato la prossima attivazione del Comitato affari internazionali, «composto dai rappresentanti delle aziende associate, maggiormente impegnate sui mercati internazionali».

«Sarà questo - ha affermato - l’organismo incaricato di dettare, le linee guida dell’Unione per quanto riguarda l’individuazione dei mercati più promettenti, le azioni da porre in essere per supportare le aziende romane nei processi di internazionalizzazione, lo studio di missioni ad hoc per piccoli gruppi di imprenditori e tutto quant’altro emergerà dalle indicazioni dei componenti del Comitato».