«Il Comune di Roma spende 3,6 milioni di euro allanno per la scolarizzazione dei bambini rom, ma i dati di frequenza forniti dallArci, una delle associazioni che gestiscono il servizio, sono smentiti da quelli ufficiali forniti dalle scuole». È quanto scrive Bruno Vespa nel suo libro UnItalia diversa. Viaggio nella rivoluzione silenziosa, in uscita il 3 ottobre da Rai Eri Mondadori. «Quanto costa la scolarizzazione di un bambino rom al comune di Roma? Se andassero a scuola tutti i 1500-1600 - scrive il conduttore di Porta a Porta - che risultano a vario titolo frequentarla, il costo individuale sarebbe di 2300 euro ciascuno. Ma analizzando i dati effettivi dei 313 alunni provenienti dai campi di Castel Romano e Tor de Cenci e considerando che soltanto un terzo frequenta per qualche mese allanno, il costo individuale salirebbe a circa 7mila euro. Se invece il costo per il campo di Tor de Cenci si divide soltanto per i 23 alunni che frequentano per almeno 100 giorni allanno sui 180-200 regolamentari, il costo individuale sale a 9mila euro allanno. Il doppio delle scuole private più care».
«È un dato che ci ha lasciato di stucco», ha detto a Vespa lassessore comunale alla scuola di Roma, Laura Marsilio, che ha deciso di avviare uninchiesta amministrativa. «Se questi sono i dati - ha continuato - il Comune avrebbe pagato una cifra enorme per un servizio non prestato a tutti.
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