In questi giorni i cittadini e i turisti a spasso per le vie di Finale ligure hanno notato una scritta diversa dai soliti avvisi che compaiono sui tabelloni luminosi posizionati dal Comune in diverse zone della città. «Free Tibet», è il messaggio che appare a lettere cubitali negli spazi dove solitamente vengono inseriti dagli uffici comunali gli avvisi sulle manifestazioni in corso o di prossima inaugurazione, i numeri utili e gli orari di apertura degli sportelli, oltre alle indicazioni sulla data, l'ora esatta e la temperatura in città. È senza dubbio la forma di adesione più insolita che un comune abbia deciso di manifestare alla causa del rispetto dei diritti umani in Tibet.
Sono queste le riflessioni che hanno portato all'idea di far comparire, nei diversi rioni di Finale, uno slogan che fosse anche un monito per risvegliare le coscienze di tutti coloro che, passeggiando per la città, buttassero un occhio sui tabelloni luminosi. A promuovere l'iniziativa l'assessore al Turismo e alla Cultura Nicola Viassolo: «A Olimpiadi iniziate, però, ci è sembrato doveroso lanciare un appello che andasse al di là del clima di festa che un simile evento porta con sé». Un gesto simbolico che è, dunque, anche una forma di sensibilizzazione non invasiva della cittadinanza.
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