Il suicidio serbo non serve ai Canguri

La zuccata di Tim Cahill e la fucilata di Brett Holman mettono fine al Mondiale serbo, ma non salvano quello australiano. Nello stadio gioiello di Nelspruit, l’attaccante dell’Everton festeggia il suo 20° gol in 38 partite giocate con la nazionale e la punta dell’Az Alkmaar il suo quarto sigillo con la maglia degli aussie. Un successo inutile, così come la vittoria sulla Germania resterà l’unico lampo serbo nella manifestazione, sicuramente al di sotto delle attese considerando la rosa a disposizione del ct Antic.
Krasic, la stella del Cska Mosca al centro di un vero e proprio duello di mercato tra Juventus e Manchester City, è sembrato troppo concentrato sulle vicende di mercato che sulla competizione sudafricana che doveva consacrarlo. Ma sono mancati anche gli uomini chiave, da Stankovic a Kuzmanovic (su cui pesa l’ingenuità costata la sconfitta con il Ghana) passando per Kolarov, anche lui con la testa al Real che lo corteggia da mesi. Ma la Serbia ha giocato spesso a corrente alternata e soprattutto ha segnato due soli gol, compreso quello inutile di Pantelic - l’unico a ravvivare la manovra offensiva (ne fallirà uno clamoroso nel finale) ma inserito in campo troppo tardi. Poco per avere speranze di un passaggio del turno che avrebbe avuto un sapore storico.
Ben altro bilancio può tracciare il ct olandese Verbeek, alla fine del suo ciclo con gli aussie (si parla dell’attuale tecnico del Camerun Le Guen per la sua sostituzione): dopo la batosta all’esordio con la Germania, la squadra oceanica ha avuto la forza di rialzarsi e si è tolta la soddisfazione di collezionare 4 punti, finendo a casa solo per quella quaterna incassata dai tedeschi che li penalizza nella differenza reti.

Decisivo il secondo tempo della sfida, con la Serbia che, dopo aver assediato la porta di Schwarzer senza però creare grossi pericoli, entra in campo molle nella ripresa subendo la convinzione degli australiani. Chiamata a una prova d’orgoglio che puntuale è arrivata. La Serbia recrimina per un fallo di mano in area di Cahill e per l’erroraccio di Pantelic, ma può rimproverarsi per non aver dato tutto nella partita decisiva.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica