«Alle Nord sono convinti che durante le feste tutti vadano in ferie come loro - scrive Pier Piero», lamentando i disagi la settimana dopo Capodanno, mentre «Esasperata dalla Fn» il 9 gennaio segnala «un ritardo di ben 24 minuti». Qualcuno ci scherza su («La mattina a Novate si scommette sui minuti di ritardo, il treno in orario è pagato a 1000!»), altri se la prendono con l'Ecopass, molti propongono addirittura uno sciopero del biglietto. «A questo punto abbiamo cercato di capire quanto le lamentele fossero giustificate», spiega Brontolo. Da qui lidea del «calcolatore» che viene inviato via mail a tutti i pendolari che ne fanno richiesta.
Il sistema, basato su un foglio excel, è molto semplice. «Basta inserire i minuti di ritardo medio nei viaggi di andata e ritorno, il numero dei giorni lavorativi, e la stima del valore di unora di lavoro». Se, per esempio, si valuta 10 euro il costo di unora perduta e una media di ritardo per viaggio di 6 minuti, il sistema calcola che, in 250 giornate lavorative, tra andata e ritorno la mancata puntualità dei treni costerà al viaggiatore 500 euro. «Ma questo è un esempio molto ottimistico - puntualizza Brontolo -. Le risposte calcolate che mi sono arrivate finora danno una media di costo-ritardo molto più alta: 605 euro». Ai quali ovviamente, vanno ad aggiungersi le spese per gli abbonamenti, che si aggirano, a seconda della formula, tra i 40 e i 50 euro al mese.
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