Uninchiesta giornalistica sulla villa allestero di un uomo politico, che appuri, e lo dica, che lha comprata attraverso una legale società, off shore, ma esportando illegalmente valuta, è un servizio allopinione pubblica, che è giusto sappia di che pasta sono fatti i suoi rappresentanti. Guardare nelle tasche dei potenti, e denunciarne le eventuali illegalità, fa bene alla democrazia. Uninchiesta giornalistica sulla villa allestero di un uomo politico - che dica il falso, sostenendo che lha comprata esportando illegalmente valuta, per comprometterlo agli occhi dellopinione pubblica - risponde allinteressato, se questi fa querela, davanti a un tribunale. Non è giornalismo, bensì propaganda politica (...).
Uninchiesta giornalistica sulla villa di un uomo politico, che ne parli (solo) come oggetto in sé di pettegolezzo - allo scopo di suscitare nellopinione pubblica «invidia sociale» e indurla alla riprovazione per lesibizione di ricchezza - è un espediente demagogico per prendersela con i ricchi. Se linchiesta trascura, lasciandolo nel vago, come, luomo politico lha comprata - inducendo lopinione pubblica contraria a farne, senza prove, motivo di delegittimazione delluomo politico - è una mezza inchiesta. Siamo nel cattivo giornalismo, che la trascuratezza sia voluta o casuale. Uninchiesta sulla villa di un politico, che appuri, e dica, che è stata comprata nel pieno rispetto della legge non interesserebbe nessuno, non sarebbe neppure, uninchiesta, in quanto totalmente priva di senso.
Quanti sono quelli che si comprano casa legalmente? Milioni. È leccezione, lillegalità, che merita 1 inchiesta. Questa, del resto, è la stessa conclusione cui è pervenuta anche la Procura di Milano sulla vicenda della villa ad Antigua del cavalier Silvio Berlusconi, accidentalmente, e temporaneamente, presidente del Consiglio. Se io vivessi in un Paese «normale» (...) non avrei neppure scritto questo articolo. Una volta saputo che lacquisto era avvenuto nei termini di legge, sarebbe stato del tutto inutile scriverlo data la sua palese ovvietà.
*Dal Corriere della Sera
di sabato 23 ottobre
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