Sull’urbanistica servono certezze Tanti no ai vincoli dei beni culturali

Che all’attuale maggioranza il Piano regolatore di stampo veltroniano non sia mai piaciuto un granché non è una novità. Tuttavia, di rimescolare le carte (a partita iniziata) e rimettere tutto in gioco sembra proprio che a questo punto, lassù in Campidoglio, nessuno ne abbia voglia. Questione di correttezza nei confronti degli imprenditori coinvolti nell’operazione. E di soldi. Già, perché se il Prg dovesse subire una paralisi per via del vincolo paesaggistico sull’Agro romano voluto dal ministero dei Beni culturali, svanirebbero ben 900 milioni d’investimenti, milione più, milione meno. Non c’è da stupirsi quindi se il provvedimento adottato dal Mibac, che andrebbe a compromettere lo sviluppo urbanistico nell’area compresa tra la Laurentina e l’Ardeatina, vasta oltre 5mila ettari, abbia acceso gli animi, dando seguito a battibecchi vari, ma anche a un’alleanza insolita, con Pd e Pdl che nella Capitale si dimostrano uniti contro i vincoli, sebbene l’opposizione parli di decisioni contradditorie (quelle all’interno del Pdl) e il centrodestra ribadisca le sue (arcinote) contrarietà al Piano. Ma queste sono solo chiacchiere, tafferugli di circostanza. Ciò che conta è che alla fine tutti si augurano che si riesca a trovare quanto prima una soluzione con il dicastero guidato da Sandro Bondi.
Il primo a sgranare gli occhi, appena ha appreso del provvedimento avviato dai Beni culturali, è stato Alemanno. Che, via via, ha incassato il sostegno dei suoi. «Condividiamo appieno la linea del sindaco e siamo convinti che non sia possibile modificare a colpi di vincoli la pianificazione urbanistica della città senza una concertazione con l’amministrazione comunale», ha detto Dario Rossin, capogruppo del Pdl al Comune. Sulla stessa linea d’onda Marco di Cosimo, presidente della commissione urbanistica, che si è riunita ieri alla presenza dell’assessore Marco Corsini per esaminare la situazione in seguito all’apposizione dei vincoli da parte del Mibac. «Continuiamo a non condividere le scelte urbanistiche del Prg approvate dalla precedente maggioranza - ha sottolineato Di Cosimo -, ma la nostra città ha bisogno di certezze, specialmente quando sono in ballo questioni importanti come l’emergenza abitativa e il recupero delle periferie». Dello stesso avviso della maggioranza anche il Pd che, a parte essersi soffermato sui dissidi in seno al Pdl, ha detto forte e chiaro che il vincolo paesaggistico sulle aree tra Laurentina e Ardeatina rappresenta un duro colpo alla pianificazione urbanistica. Unica voce fuori dal coro quella di Storace («se è stato preso un provvedimento di questo tipo un motivo ci sarà») il quale bolla questa improvvisa unità d’intenti fra le due compagini politiche come il tentativo d’ingraziarsi i costruttori.
I cittadini, nel frattempo, stanno alla finestra.

In gioco ci sono, tra le altre cose, diversi progetti di edilizia economica e popolare. Il futuro di molti è in bilico. E lo è anche lo sviluppo della città. Per non parlare poi dell’autonomia amministrativa e funzionale di Roma Capitale che da questa storia rischia di uscire ferita. O perlomeno derisa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica