Suona l’allarme dei sindacati: «Così Malpensa muore»

I sindacati sono sempre più preoccupati per il destino di Malpensa. «Così muore» si legge in una dichiarazione congiunta della Uil Milano e Lombardia, della Uiltrasporti e della Camera sindacale Uil di Varese. Sui giornali ancora la vicenda dell’offerta per il 30 per cento di Sea consegnata fuori tempo dal fondo indiano disponibile a offrire condizioni molto più vantaggiose di quelle di F2i di Vito Gamberale che ha vinto la gara. Ma all’orizzonte c’è il trasformarsi dell’ex hub in «una cattedrale nel deserto». Negli ultimi mesi, denuncia la Uil, si è rafforzata la tendenza di compagnie europee, le ultime Klm e Air France, a trasferirsi su Linate. Tutto ciò si è aggiunto al fallimento del Progetto Lufthansa Italia che avrebbe dovuto rilanciare Malpensa come centro di smistamento del traffico in transito. «È forte il dubbio che questa politica commerciale sia diretta dal gruppo Sky Team (di cui fa parte anche Alitalia) che alimenta gli hubs delle varie compagnie. Un pericolo ancor maggiore potrebbe venire dalla cessione di slots sul Milano-Roma da parte di Alitalia a cui potrebbe affiancarsi British Airways con l'acquisto degli slots di Meridiana. A questo punto il rapporto nei volumi di traffico tra Malpensa e Linate, che avrebbe dovuto essere tre a uno rischia di precipitare fortemente fino a pregiudicare l’equilibrio economico del sito di Malpensa, dove lavorano oltre 13mila persone, con tutte le conseguenze sul territorio già fortemente colpito dalla crisi occupazionale». Oggi a Linate transitano poco più di 9 milioni di persone, mentre a Malpensa ne passano 17, di cui quasi un terzo su compagnie low cost. «Così non può andare - dice la Uil - Tutti coloro che svolgono un ruolo sul tema aeroportuale, devono assumersi le loro responsabilità.

Se non si ripristinano le condizioni, anche legislative (come quelle per esempio contenute nel decreto Bersani del lontano 2000) in grado di garantire i livelli di traffico adeguati per Malpensa, anche stabilendo un tetto massimo di Linate, la stessa sopravvivenza della Sea nelle dimensioni attuali sarà messa in discussione». Di qui l’invito al sindaco Giuliano Pisapia azionista di maggioranza assoluta, a «promuovere un momento di confronto con tutte le parti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica