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Supergara ad handicap con percorso di guerra

I veicoli partecipanti alla «Grand challenge autonomous ground vehicles» devono ricoprire, senza guidatore, un tracciato di 220 chilometri in un massimo di dieci ore. Alla partenza all'alba di sabato nel deserto del Mojave si sono presentati 23 veicoli, pronti a sfidare 220 chilometri di percorso ricco di ostacoli tra la California e il Nevada. Team della Darpa seguivano ogni vettura, da terra e dal cielo e speciali strumenti per rilevare trasmissioni «wireless» sono stati utilizzati per verificare che qualcuno non barasse: le regole prevedevano infatti che i robot agissero in totale autonomia, senza alcun segnale o comando umano. Per rendere più difficile il tutto, la Darpa ha creato anche alcuni tunnel artificiali nel deserto, dentro ai quali i veicoli non potevano ricevere il segnale satellitare Gps utilizzato per orientarsi. Stanley è riuscito a completare il percorso in 9 ore e 55 minuti e nell'arco di una ventina di minuti sono arrivati al traguardo anche altri tre veicoli senza pilota, due dei quali messi a punto dagli scienziati della Carnegie Mellon University. Alle loro spalle, uno dopo l'altro fin dalle prime ore si sono ritirati quasi tutti gli altri sfidanti, coinvolti in incidenti o rimasti vittime di guasti.

L'obiettivo, per il Pentagono, è quello di avere entro il 2015 un terzo dei veicoli militari di terra capaci di agire senza personale a bordo.

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