Enrica Suzzi
da La Spezia
Due risultati su tre a disposizione. E questo può essere un vantaggio, mentalmente. La trasferta di Genova, Antonio Soda, la vede così. Come una partita delicata, senza scendere nellormai banale questione derby o non derby e lasciando ai genovesi i problemi di ordine pubblico. Una trasferta difficile, ma che gli aquilotti possono affrontare serenamente. Lo Spezia si sta preparando con grande volontà «ma soprattutto con la testa giusta», sottolinea Soda. Ieri, per gli aquilotti, lultimo allenamento. Oggi, a porte chiuse, la rifinitura. La partita di mercoledì contro la Primavera avrebbe dato indicazioni utili al tecnico spezzino che potrebbe così affidarsi al 4-4-2, rinunciando, come già accaduto in questa stagione, al più tradizionale rombo. «Sì, il 4-4-2 è una soluzione possibile dice Soda ma possiamo anche cambiare in corsa. Certamente il Genoa è temibile sulle fasce, ma non è nel mezzo siano più facili da contenere. È una squadra forte, migliore di quella che incontrammo lanno scorso». Per questo Soda chiede ai suoi un «supplemento» di grinta, ma anche tanta determinazione. Confermando alla fine quella che è, in fondo, la caratteristica prima di questa formazione: «Non possiamo permetterci di andare a Marassi e chiuderci, non è nel nostro dna. Dobbiamo provare anche noi a fare la partita».
Scegliere quindi un assetto più prudente non significa rinunciare a giocare. Anche perché un centrocampo composto da Frara e Saverino è sì capace di difendere, ma è principalmente capace di costruire azioni e portare palla. Nella testa di Soda, però, in questa fase potrebbero dare più garanzie rispetto ad Alessi e Grieco. Per coprire le fasce, il tecnico di Cutro potrebbe affidarsi a Giuliano e Ponzo sulla destra, Gorzegno e Rossi sulla sinistra. A completare la difesa dovrebbero essere Fusco e Scarlato. Per lattacco, la coppia Guidetti-Varricchio, finalmente ristabilita.
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