Suzuki Grand Vitara, il city-fuoristrada

Il direttore generale Valente: «Nel 2006 raggiungeremo quota 30mila unità»

Piero Evangelisti

da Montecatini Terme (Pistoia)

Per Suzuki Italia il 2006 si è aperto con due eccellenti notizie, innanzitutto quella del consuntivo 2005, chiuso con 28.616 unità consegnate, record assoluto per la marca nipponica nel nostro Paese, seguito a ruota dal risultato delle vendite di gennaio 2006, che hanno sfiorato le 3.500 vetture. «Il merito è tutto della Swift e della nuova Grand Vitara - spiega Romano Valente, direttore generale di Suzuki Italia - entrambe sono divenute subito fenomeno di moda, attirando nuovi clienti più attenti all’eleganza discreta e alla sportività da vivere nel tempo libero». Fin qui le considerazioni di marketing, ma se ci soffermiamo su Grand Vitara comprendiamo facilmente quanto l’esperienza, la competenza (gli americani la chiamano «skill») di Suzuki possa fare la differenza su un mercato dove «tutti sanno fare tutto», dalle city-car ai crossover, dai Suv ai monovolume, dalle vecchie e obsolete per molti (ma sempre affascinanti) wagon, fino ai Mpv, categoria dove tutto quello che resta fuori da queste fredde classificazioni può essere ricompreso.
È su questo scenario che Suzuki Grand Vitara diventa forte, autentico fuoristrada da città, ben rappresentato dalle precedenti, e ben più piccole, Vitara e Santana, prodotta in Spagna, auto che hanno comunque totalizzato 2 milioni di pezzi prodotti. Adesso Grand Vitara si presenta in una veste rinnovata, più imponente nelle dimensioni (4,5 metri di lunghezza per 1,7 di altezza) che consentono una comoda abitabilità per cinque. Più compatta e snella è la versione a tre porte (4 posti), destinata a un ruolo secondario rispetto alla prima, e a essa è riservato il meno potente tra i motori proposti, il benzina 1.6 Vvt da 106 cv, per il quale esiste in alternativa la più appetibile motorizzazione turbodiesel 1.9 DDiS, common-rail, da 129 cv di potenza massima: per entrambi i modelli cambio manuale a 5 rapporti.
Best-seller, equipaggiata di questo brillante diesel, sarà la 5 porte, una wagon per famiglie che amano il fuoristrada, agevolmente praticabile grazie alla evoluta trazione integrale «by Suzuki» che, da inseribile, diventa ora permanente ed è dotata di differenziale centrale a slittamento limitato (caratteristiche condivise, ovviamente, anche dalla «corta» tre porte). Corretta e confortevole è la posizione di guida dalla quale si gode un’ottima visibilità, in un abitacolo che si distingue per la scelta dei materiali e dei colori, che trasmettono una sensazione di maggiore ricchezza rispetto ai modelli precedenti. Insomma, il salto è veramente generazionale, come lasciano d’altronde intendere i prezzi, compresi tra i 22.700 euro della tre porte a benzina e i 27.500 della diesel DDiS da 129 cv. A listino troviamo un solo livello di allestimento, già ricco, al quale si possono aggiungere optional, mirati soprattutto alla personalizzazione; tra questi non è, purtroppo, prevista la trasmissione automatica. «Grand Vitara sarà sicura protagonista quest’anno anche sul mercato italiano, dove contribuirà in misura decisiva al raggiungimento di 30mila Suzuki vendute in un panorama complessivo che stimiamo piatto, intorno a 2,25 milioni di unità - sottolinea Valente.

Non va infatti dimenticato che a primavera disporremo anche del nuovo Sport Crossover SX4, un veicolo che la nostra rete di vendita, sempre più estesa e coinvolta nella filosofia Suzuki, è pronta ad accogliere con entusiasmo e competenza mirata alla soddisfazione del cliente».

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